E’ un rompicapo che va avanti da 20 anni, e che forse è arrivato a soluzione, anche perché altrimenti si rischiava l’esplosione di una bomba sociale. Si profila l’ipotesi dell’affitto con riscatto in merito alle case ex-Armellini di Ostia, per le quali il TAR del Lazio ha chiesto lo sgombero entro febbraio. Lo affermano fonti del Pd.
Durante la Commissione Trasparenza che si è tenuta in Campidoglio, il direttore del Dipartimento Politiche Abitative Aldo Barletta ha fatto sapere che ci si appresta ad acquistare le palazzine attraverso la formula del ‘rent to buy’, utilizzando i fondi ricavati dalla vendita degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica. La trattativa è in corso, dunque gli inquilini regolari non correrebbero rischi e, probabilmente, saranno trasferiti solo per il tempo necessario ad eseguire i lavori di ristrutturazione. Discorso diverso per le 380 famiglie occupanti senza titolo, per le quali al momento non è prevista alcuna tutela.
Un’accelerazione dopo la sentenza del TAR che ha disposto lo sgombero per le 1042 famiglie che abitano le case, perché sarebbero a rischio crollo. Dunque, soprattutto le opposizioni chiedono che i lavori siano fatti in tempi celeri e senza oneri per gli occupanti.
Per il Pd, il Campidoglio deve di tutto per “tutelare i nuclei in disagio abitativo e che, pur nel rispetto della legalità, nessuno resti in mezzo a una strada – continuano i consiglieri”.
I Cinque Stelle assicurano: “Dopo anni e anni di incuria, la nostra amministrazione sta finalmente trovando una soluzione a una questione delicata, attraverso serie trattative già in corso con la proprietà. L’obiettivo è acquisire gli immobili, tutelando così le famiglie assegnatarie della casa popolare”.