Caso Battisti: rimosso manifesto con Salvini-Bonafede

Rivendicato da collettivo Militant, mostrava i due come "inquisitori". Intanto Placanica, esposto contro video pubblicato da ministro Bonafede, viola due leggi

Il dipinto affisso davanti al ministero della giustizia

E’ stato rimosso il grande manifesto che ritraeva come in un quadro il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, e quello della Giustizia, Alfonso Bonafede, con l’ex latitante Cesare Battisti che sfila tra la gente in piazza, messo alla gogna e pronto ad andare al patibolo in un’atmosfera di qualche secolo fa. Sotto, la scritta ‘L’ostensione del mostro, Italia 2019’. Era stato affisso sulla facciata di un chiosco nei nei pressi del ministero della Giustizia a Roma su Lungotevere dei Cenci, e rivendicata sui social dal collettivo antagonista ‘Militant’, che in un comunicato descriveva i due ministri come “due tronfi inquisitori di fronte ad una gogna”.

Intanto, la Camera Penale di Roma è pronta a presentare un esposto in relazione al video pubblicato dal profilo Facebook del ministro della giustizia, Alfonso Bonafede, in cui si riprendono le varie fasi dell’arrivo di Cesare Battisti in Italia comprese le procedure di fotosegnalamento effettuato negli uffici della Questura della Capitale e quelle relative alle impronte digita

Sulla vicenda si è espresso oggi lo stesso presidente della Camera penale, Cesare Placanica, intervistato da Radio Cusano Campus. Placanica ha detto che le norme violate dalla pubblicazione del video sono due: “una dice che è vietata la pubblicazione dell’immagine di persona privata di libertà personale. Un’altra dice che nelle traduzioni bisogna adottare le adeguate cautele per tutelare l’arrestato rispetto al pubblico”. Ha poi aggiunto che secondo lui “se un ministro della giustizia passa e vede un detenuto che sta per essere ripreso dalla telecamera, si leva la giacca e la mette sulla telecamere se vuole rispettare la legge”. Per questo “stamattina presentiamo un esposto dicendo che ci sono state queste due violazioni di legge, poi chi è deputato a valutare valuterà. Questa cosa è assolutamente priva di connotazione partitocratica, è per il rispetto della legge. Noi regalammo la toga rossa a Berlusconi e abbiamo fatto una battaglia contro Orlando quando non ha fatto passare la riforma sul carcere che lui stesso aveva ideato”

 

 

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