Caso Giulia Cecchettin, tragico epilogo: il corpo ritrovato vicino al lago di Barcis

era in un canalone, Procuratore a Filippo, "costituisciti". Mercoledì l'auto di Turetta avvistata in Austria

Il corpo di Giulia Cecchettin è stato ritrovato in un canalone lungo la strada che da Pian Cavallo, in provincia di Pordenone, scende a Barcis, vicino al lago della cittadina della Valcellina. Poco lontano, in un parcheggio, è stata individuata anche una Fiat grande punto nera che verifiche in corso stanno stabilendo se è quella dell’ex fidanzato di Giulia, Filippo Turetta. Fidanzato che è inseguito da un mandato di arresto europeo della Procura di Venezia.

La strada tra Pian Cavallo e Barcis è stata chiusa al traffico per evitare che arrivino curiosi. Lino Cecchettin, il padre della ragazza, viene accompagnato dai Carabinieri dalla sua casa di Vigonovo a Barcis per il riconoscimento della giovane donna. Sul luogo del ritrovamento anche i dirigenti della Procura di Venezia.  Il procuratore capo di Venezia Bruno Cherchi ha rivolto un appello a Filippo Turetta per convincerlo a costituirsi “E’ un appello – ha spiegato ai giornalisti – al ragazzo affinche’ si costituisca e possa dare la propria versione dei fatti. Speravamo di non dover dare questa notizia (il ritrovamento del corpo di Giulia, ndr) – ha proseguito incontrando la stampa – ma la ricostruzione dei fatti che potrebbe fare Turetta sarebbe molto importante, anche per lui stesso. Per questo ribadisco: non continui questa sua fuga e si costituisca”.

“Abbiamo perso un tesoro. Nella comunità ora c’è nebbia”. Il parroco di Saonara, il piccolo centro veneto dove è cresciuta Giulia Cecchettin, la 22enne trovata morta stamani vicino al lago di Barcis, da’ voce al dolore suo e di tutta la comunità dopo la notizia che si temeva ma che nessuno avrebbe voluto sentire. Don Francesco Monetti lancia anche un appello all’ex ragazzo di Giulia, indagato per tentato omicidio: “L’unica cosa buona, piccola, che può fare in questo momento, se vuole riscattare in po’ se stesso, è costituirsi. Che lo faccia”. La comunità di Saonara nei giorni in cui erano scattate le ricerche dei due ragazzi si era stretta alla famiglia con una celebrazione nella speranza che arrivassero notizie confortanti. “Conosco Giulia e la sua famiglia da tanti anni – dice il sacerdote- . E’ un dolore grande che strozza la gola. Soprattutto per la consapevolezza di avere perso un tesoro, una persona bella. Ci sentiamo un po’ meno belli e meno ricchi”. Il sacerdote aveva preparato Giulia ai sacramenti, non conosceva invece Filippo Turetta, l’ex fidanzato al quale rivolge un appello affinché si costituisca. Don Francesco -nelle prossime ore – andrà a portare conforto alla famiglia di Giulia. “Tutto il bene così è stato spento. Nella comunità ora c’è nebbia, qualcosa che angoscia”, dice. Gli stessi sentimenti vengono espressi anche dal parroco di Vigonovo, don Francesco Frigo, dove i Cecchettin si erano trasferiti di recente: “Stamani è arrivata la notizia che nessuno avrebbe voluto avere. È un disastro per tutti”.

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