Caso Orlandi: promotore Giustizia Vaticano vedrà il fratello Pietro

martedì prossimo.

Un nuovo passo avanti per scoprire cosa è successo a Emanuela Orlandi a 40 anni dalla sua scomparsa. L’Ufficio del promotore di giustizia del Vaticano martedì prossimo “riceverà il fratello di Emanuela Orlandi, Pietro. L’incontro – fa sapere lo stesso ufficio – è stato richiesto da quest’ultimo, che sarà accompagnato dal proprio avvocato, per rendere proprie dichiarazioni e offrire eventuali informazioni in suo possesso nell’ambito del fascicolo aperto dal promotore di Giustizia Vaticano a gennaio di quest’anno, a seguito di alcune recenti dichiarazioni sulla scomparsa della sorella”.

Un incontro nato dalla “volontà della Santa Sede di fare chiarezza sulla vicenda, anche alla luce delle recenti dichiarazioni di Pietro Orlandi, intraprendendo ogni azione possibile al fine di giungere ad una ricostruzione accurata degli eventi, per quanto di propria competenza”.

L’incontro arriva dopo che poche settimane fa era arrivato il primo ok, da parte della Camera, all’istituzione di una commissione di inchiesta anche il Vaticano vuole scoprire cosa è successo a Emanuela Orlandi. Una notizia accolta “in modo positivo” da Laurà Sgrò, avvocato della famiglia Orlandi che spera che “che ci sia una leale e ferma cooperazione nella ricerca della verità. Noi siamo a disposizione. Speriamo che martedì sia l’inizio di un percorso che ci porterà a scoprire finalmente cosa è successo a Emanuela”. Srgò assicura che martedì “porteremo tutta la documentazione in nostro possesso, documentazione che va contestualizzata. Per questo motivo ci tenevamo tanto all’incontro”.Pochi giorni fa Pietro Orlandi aveva detto di avere “una lettera tra l’arcivescovo di Canterbury e il cardinal Poletti in cui parlano di Emanuela”.

Una lettera, ha spiegato il fratello della ragazza scomparsa, inviata dall’arcivescovo di Canterbury nel 1993 al cardinal Poletti “indirizzata a via Clap Marrode, quella via che poi è indicata nel famosi cinque fogli. In quella lettera in particolare è l’arcivescovo che scrive a Poletti, dice ‘ho saputo che lei in questo momento sta a Londra quindi spesso ci siamo scritti e riguardo la questione di Emanuela Orlandi forse è il caso che ci incontriamo direttamente'”. Pietro da sempre sostiene che il proprio il cardinal Poletti ha avuto un “ruolo” nella storia di Emanuela Orlandi, scomparsa il 22 giugno 1983. E ora martedì, dopo quarant’anni di silenzio, questi documenti finiranno nelle mani del promotore di Giustizia del Vaticano.

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