Caso Orlandi: sit-in a Roma, ‘Vaticano apra cassetti’

La ragazza cittadina vaticana oggi avrebbe compiuto 55 anni. Pietro Orlandi: Andrebbero ascoltate tante persone e anche Papa Francesco.

Emanuela Orlandi

Oltre 200 persone al sit-in a Roma in ricordo di Emanuela Orlandi, scomparsa il 22 giugno 1983. La manifestazione, iniziata poco fa, si svolge a Largo Giovanni XXIII, a pochi passi da piazza San Pietro. ‘Emanuela Orlandi: il Vaticano apre il caso. A quando i cassetti?’, si legge su un cartello. ‘Nessuno Stato ne’ tantomeno la Chiesa possono giustificare la criminalita”, e’ scritto invece su uno striscione. Ad annunciare il ritrovo era stato Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, con una locandina diffusa sui suoi social network. Nell’immagine si vedono i volti di Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco e dalla parte opposta la foto di Emanuela che suona il flauto. Sotto la frase: “Il silenzio li ha resi complici”.

Abbracci, foto, selfie e video con i manifestanti per Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, arrivato al sit-in a Roma in ricordo della giovane scomparsa il 22 giugno 1983. La manifestazione è a largo Giovanni XXIII, a pochi passi da piazza San Pietro.

“Andrebbero ascoltate tante persone e anche Papa Francesco. Perché ci ha detto che Emanuela è morta? Dovrebbe spiegare le sue motivazioni, magari qualcuno gli ha detto così”. Lo ha detto Pietro Orlandi, fratello di Emanuela. Alla manifestazione Pietro Orlandi ha aggiunto, parlando con i giornalisti: “Noi abbiamo una lista di persone da ascoltare dal 2018, ma alcune persone purtroppo sono venute a mancare”. La ragazza cittadina vaticana oggi avrebbe compiuto 55 anni.

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