Resta aperto lo scontro fra i due partiti di maggioranza sul caso del sottosegretario leghista Siri. Il vicepremier e leader del Carroccio Salvini continua a difendere il compagno di partito e commenta: “I processi si fanno nei tribunali e non sui giornali o in Parlamento”.
Immediato l’attacco del M5s che insiste sulla richiesta di dimissioni e replica: “Anche Berlusconi diceva che i processi non si fanno in Parlamento o sui giornali. E mentre lo diceva, accomodandosi sulla lunghezza dei processi, continuava a mangiarsi il Paese. Non è questione di dove si fanno i processi, ma di opportunità politica”. Di Maio torna sull’ipotesi di sospensione del sottosegretario: “Non esiste, se Siri risulterà prosciolto da quest’inchiesta e vuole tornare io sarò il primo a volerlo”.