Catania si ‘barrica’ in attesa del ‘MediCane’

Sacchi sabbia e tavole legno davanti ingressi e vetrate negozi. In tutto sono stati tre i morti in Sicilia. Attivate due Procure Inchiesta a Caltagirone per Scordia, Catania attende atti Gravina

Poca gente in giro, negozi chiusi e sacchetti di sabbia, cartoni, cellophane e tavole di legno a proteggere ingressi e vetrate, supermercati presi d’assalto, chiusi gli uffici pubblici e le scuole, aperti soltanto i servizi essenziali e di emergenza e soccorso. Catania si ‘barrica’ e viva con ansia l’arrivo del MediCane, l’uragano mediterraneo che si sta potenziando tra Malta e la Sicilia e potrebbe impattare sull’isola e sulla Calabria.

Lo storico mercato della Pescheria, sotto piazza Duomo dominata dalla statua in pietra lavica del ‘Liotru’, l’elefante simbolo di Catania, e’ chiuso e lo si attraversa in un silenzio surreale per chi e’ abituato al ‘vannio’, alle urla dei venditori. Nella storica vicina piazza Universita’ c’e’ un presidio di vigili del fuoco e operai del Comune che stanno rimuovendo una fioriera in cemento, che potrebbe creare problemi.

Sul lungomare di Ognina, dove la visione dell”Etna e’ oscurata da nuvoloni che coprono il cielo, i frequentatissimi bar sono chiusi. Quasi deserta anche la spiaggetta di sabbia e massi lavici di San Giovanni li Cuti, luogo prediletto per gli irriducibili amanti del mare anche invernale in piena citta’.

Intanto sono due le Procure attive sulle tre morti registrate nel Catanese per i nubifragi che si sono abbattuti sul capoluogo etneo e la sua provincia. Quella di Caltagirone, coordinata da Giuseppe Verzera, come anticipato da La Sicilia, ha gia’ aperto un fascicolo, al momento contro ignoti, per omicidio colposo per il decesso a Scordia di Sebastiano Gambera, 67 anni, il bracciante agricolo di 67 anni travolto dall’acqua il 25 ottobre scorso assieme alla moglie, Angelina Caniglia, di 61 anni, dopo essere scesi dalla loro auto.

Il corpo della donna e’ stato trovato stamattina e il reato ipotizzato passera’ a duplice omicidio colposo.

Non e’ stata ancora aperta, invece, a Catania, in attesa del rapporto degli investigatori, che e’ stato sollecitato, l’inchiesta sulla morte, due giorni fa a Gravina di Catania, di Paolo Claudio Agatino Grassidonio, il 53enne anche lui travolto dall’acqua dopo essere sceso dall’auto. Il procuratore Carmelo Zuccaro la aprira’ appena ricevera’ gli atti, valutando, dopo la loro lettura, anche che tipo di reato ipotizzare e le attivita’ investigative da delegare.

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