Sono Francesca Bria, con 162 voti, e Simona Agnes, con 161, le due componenti del Consiglio di amministrazione della Rai elette dalla Camera.
Bria, presidente del Fondo nazionale innovazione Cdp venture capital ed esperta di nuove tecnologie, era stata proposta dal Partito democratico.
Simona Agnes, la candidata di Forza Italia, e’ figlia dello storico direttore generale della Rai.
Il consigliere uscente Giampaolo Rossi ha ottenuto 74 voti, Alessio Giannone 16. Un voto e’ andato disperso, mentre le schede bianche sono state 20 e quelle nulle 29.
“L’innovazione è certamente una delle sfide più importanti e attuali per la Rai. Le competenze di Francesca Bria, docente universitaria e presidente del Fondo per l’Innovazione di Venture capital di Cassa depositi e prestiti offrirà certamente un importante contributo su questo terreno all’azienda del servizio pubblico radiotelevisivo. Come pure i numerosi ruoli ricoperti all’estero, anche presso la Commissione europea, garantiranno quello sguardo internazionale sempre più indispensabile quando si parla di innovazione e digitalizzazione”. Lo afferma Debora Serracchiani, capogruppo del Pd alla Camera, commentando l’elezione di Francesca Bria a nuovo consigliere del Cda di Viale Mazzini. “Siamo convinti – prosegue Serracchiani – che la sua esperienza sarà di grande aiuto nel CdA della Rai. A lei e a tutti i consiglieri – conclude la capogruppo del Pd a Montecitorio – gli auguri di buon lavoro”.
“La presenza di esponenti della Lega e di Forza Italia nel CDA Rai saranno garanzia di pluralismo per tutti, opposizioni comprese, per bilanciare un eterno predominio della sinistra nella tivù pubblica confermato, purtroppo, anche in occasione di queste ultime nomine”, afferma il leader della Lega Matteo Salvini.
“Quando l’Italia era ancora una nazione democratica la governance della Rai, l’emittente pubblica, contemplava la presenza dell’opposizione, a cui spettava la Presidenza e la presenza nel Cda. Nell’epoca della maggioranza arcobaleno, invece, Fratelli d’Italia – unico partito di opposizione e secondo molti sondaggi primi partito italiano – viene epurato da qualsiasi rappresentanza, così che il servizio pubblico, pagato con i soldi di tutti gli italiani, sia più simile al modello cinese che a quello di una qualsiasi nazione democratica”. Lo dichiara il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.
“Oggi – aggiunge – i partiti che sostengono Draghi, negando per la prima volta nella storia diritto di rappresentanza all’opposizione, hanno scritto una delle pagine più buie della storia della Repubblica italiana. Evidentemente la nostra crescita fa così tanta paura da giustificare la spudorata violazione dei più basilari principi democratici. Ma se facciamo così paura è perché siamo liberi, e questa è una buona notizia, e una ragione in più per continuare a batterci”, conclude Meloni.