Centocelle, rapinò ufficio postale. Incastrato dalle telecamere

Arrestato romano, A.F., classe 85, con precedenti, ritenuto responsabile della rapina a mano armata di via dei Ciclamini del 13 marzo 2017.

I Carabinieri della Stazione di Roma Centocelle hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le indagini preliminari, del Tribunale di Roma, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un romano, A.F., classe 85, con precedenti, ritenuto responsabile di una rapina a mano armata, in danno dell’ufficio postale di via dei Ciclamini, verificatasi il 13 marzo 2017.

L’attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica– Gruppo reati gravi contro il patrimonio e gli stupefacenti – presso il Tribunale di Roma, diretto dal Procuratore Aggiunto Dottoressa Lucia Lotti, ha consentito di individuare gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato attraverso, un‘attenta ricostruzione degli eventi, basata sulle dichiarazioni testimoniali delle vittime, sull’analisi dei filmati registrati dal circuito di videosorveglianza dell’ufficio postale e successivamente dagli accertamenti volti alla comparazione del volto ed alle fattezze fisiche effettuata dalla sezione rilievi del Nucleo Investigativo Carabinieri di Roma e confermata dalla Sezione audio – video del Reparto Investigazioni Scientifiche (RIS) di Roma.

L’attività investigativa svolta dai militari dell’Arma trae spunto da una precedente analoga rapina, risalente al 29.02.2017, della quale si era reso responsabile l’indagato e per la quale era stato individuato grazie ad una impronta digitale repertata nel corso del sopralluogo dei Carabinieri di Via In Selci. In quel caso l’obiettivo era stato la Banca di Credito Cooperativo di piazza Malatesta e l’indagato anche per quella circostanza è stato raggiunto da ordinanza di custodia cautelare in carcere lo scorso mese di luglio. Nella considerazione di quanto sopra, i militari hanno concentrato la propria attenzione sul soggetto e grazie alla parallela attività di analisi dei fenomeni delittuosi sono risaliti alla identità dell’indagato tramite le successive attività di riscontro, rivelatesi positive, svolte dai reparti specializzati dell’Arma.

Il provvedimento è stato adottato grazie ad un metodo di lavoro che riunisce le competenze tradizionali dell’attività “classica” di polizia giudiziaria svolta sul territorio e la professionalità dei reparti speciali dell’Arma, i cui risultati in sinergia con l’Autorità Giudiziaria, hanno consentito di dare una risposta concreta ed immediata all’azione criminosa posta in essere dall’indagato. L’arrestato è stato condotto presso il carcere romano di Regina Coeli, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

A quanto si è appreso, l’8 luglio 2017 fu arrestato dai carabinieri della stazione di Roma Torpignattara per aver rapinato, armato di taglierino, una filiale della Banca di Credito Cooperativo di via Roberto Malatesta lo scorso 28 febbraio. Già noto alle forze dell’ordine, in quell’occasione con il volto parzialmente travisato, dopo essersi introdotto all’interno della filiale, puntò un taglierino alla gola di un cliente e minacciò un impiegato addetto allo sportello per farsi consegnare il denaro contenuto nella cassa. All’arresto si arrivò anche grazie alle dichiarazioni testimoniali delle vittime, all’analisi dei filmati registrati dal circuito interno di videosorveglianza della banca e agli accertamenti sulle impronte digitali estrapolate nel corso del sopralluogo. L’attività tecnica di comparazione delle impronte – svolta dalla 7^ Sezione del Nucleo Investigativo di Roma e dalla Sezione impronte del Racis – consentì di risalire all’identità certa dell’indagato e di conseguenza, di ottenere la misura cautelare.

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