Cinque nuove misure cautelari sono state eseguite questa mattina dagli agenti della Digos di Roma per l’assalto e le devastazioni nella sede della Cgil di Roma avvenuto durante la manifestazione “no vax – no green pass” del 9 ottobre 2021 e per le quali sono stati gia’ indagati, tra gli altri, i leader di Forza Nuova, Roberto Fiore e Giuliano Castellino. Ai loro nomi si aggiunge quello di Nicola Franzoni, imprenditore no vax di Marina di Carrara alla ribalta della cronaca per una serie di denunce. Gli agenti della Digos lo hanno arrestato e portato in carcere con l’accusa di devastazioni.
“Siamo a Roma e l’abbiamo presa, la piazza segua Giuliano Castellino, l’obiettivo lo capirete”. Cosi’ intervenne dal palco di piazza del Popolo prima dell’assalto alla sede Cgil di Corso d’Italia, a Roma, Nicola Franzoni. La frase e’ riportata nell’ordinanza di custodia cautelare. Per gli inquirenti, infatti, Franzoni, che appare sempre scortato da diverse persone, ha un ruolo di leader nei disordini, al pari di Castellino e Fiore. C’e’ una registrazione in cui a via del Corso lo si sente dire: “Quando si stabilisce la strategia di andare a occupare la Cgil la stabiliamo noi e si va a occupare la Cgil”. A incastrare i nuovi indagati sono ancora una volta gli audio e i video acquisiti dalla Digos durante la manifestazione. Contro Franzoni poi, no vax vicino a posizioni di estrema destra, ci sono una serie di post pubblicati sui social nei giorni successivi all’assalto alla sede del sindacato. “Con Castellino abbiamo fatto tremare l’Italia”, il 12 ottobre ha pubblicato su Facebook una foto di lui in un furgone scrivendo “questo e’ il modo con cui grazie a Castellino sono entrato di nascosto a Roma”. Franzoni e’ stato poi promotore della manifestazione dello scorso 14 febbraio a piazza Venezia, a Roma, violando per l’ennesima volta il divieto di ingresso nella Capitale. Tutti motivi che hanno spinto i pm a chiedere la misura cautelare del carcere.
Anche agli altri quattro, Alessandro Brugnoli, militante di Forza Nuova, Mirko Passerini ed Emiliano Esperto, sono stati notificati gli obblighi di dimora.
Tra questi la Digos di Torino, insieme ai colleghi della Questura di Roma, hanno notificato la misura cautelare, l’obbligo di dimora e obbligo di firma anche a Claudio Toia, uno dei leader storici della curva della Juventus e capo del gruppo ultras ‘Antichi Valori’. Secondo gli inquirenti Toia – considerato vicino al movimento di estrema destra Forza Nuova – era nel gruppo dei facinorosi che il 9 ottobre scorso, durante una manifestazione No Vax a Roma, diede l’assalto alla Cgil. Toia ha gia’ sulle spalle un altro obbligo di firma per un Daspo relativo agli scontri scoppiati nell’ultimo derby contro il Torino.
Tutte le misure sono state ordinate dal Gip di Roma, su richiesta della locale Procura della Repubblica.
Sale quindi a 25 il numero complessivo degli indagati per gli scontri del 9 ottobre. L’ulteriore sviluppo investigativo e’ stato possibile grazie alle indagini svolte dagli agenti della Digos di Roma, con l’ausilio del Gabinetto di polizia scientifica, coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, attraverso la visione dei filmati raccolti in diversi ambiti.
Sarebbero cosi’ stati cristallizzati indizi di colpevolezza in ordine ai reati di devastazione e saccheggio aggravato; violenza e resistenza a pubblico ufficiale aggravata, nonche’, nei confronti di Forza nuova, destinatario della misura cautelare in carcere, anche di istigazione a disobbedire alle leggi e violazione della misura di prevenzione del divieto di ritorno nel Comune di Roma