Choc a Tiburtina, 21enne picchiato da naziskin perché gay

La vittima ha denunciato di essere stato minacciato con un coltello da un gruppo di 4 ragazzi. “Ecco quello che facciamo a quelli come te". E poi pugni e insulti con frasi omofobe in pieno giorno

Preso a pugni e insultato con frasi omofobe a Roma da quattro naziskin che gli hanno puntato un coltello alla schiena. E’ quanto denunciato da un ragazzo di 21 anni. L’episodio e’ accaduto giovedi’ scorso in via Tiburtina, all’altezza di via Portonaccio, alla periferia di Roma.

“Ecco quello che facciamo a quelli come te”. E poi pugni e insulti con frasi omofobe in pieno giorno nei pressi della stazione Tiburtina.

I quattro giovani, ha raccontato, “avevano la testa rasata e indossavano bomber neri. Uno aveva un tatuaggio sulla nuca con la croce celtica. Stavo tornando a casa dal primo giorno di lavoro, mi hanno puntato un coltello alla schiena”.

Il ragazzo, che e’ rimasto una notte in ospedale ed e’ stato dimesso con 5 giorni di prognosi, ha presentato denuncia alla polizia. Gli investigatori stanno ora vagliando le registrazioni delle telecamere di videosorveglianza di zona.

“E’ inaccettabile quanto accaduto a Federico. Roma rifiuta la violenza. I responsabili siano assicurati alla giustizia”, e’ la netta condanna della sindaca di Roma Virginia Raggi. Solidarieta’ al ragazzo e’ stata espressa anche da Massimiliano Smeriglio, vicepresidente della Regione Lazio.
Il Circolo di cultura omosessuale Mario Meli si e’ subito offerto per dare assistenza al 21enne. “Esprimiamo la totale e incondizionata solidarieta’ a Federico, attivista della Roboterie – ha detto il presidente del Circolo, Sebastiano F. Secci -. Non possiamo in alcun modo abbassare la guardia, le aggressioni a chiara matrice omofoba stanno aumentando in questi ultimi tempi. Non deve nemmeno passare in alcun modo l’idea che atti di questo tipo in fondo possano essere tollerati o ancor peggio rientrino nella normalita’ di una citta’ grande e tentacolare come Roma. Noi non ci stiamo! Per quanto ci riguarda e’ fondamentale l’intervento politico sulla questione: e’ urgente una legge contro l’omo-transfobia”.

Anche la senatrice del Pd Monica Cirinna’, prima fautrice della legge sulle unioni civili, condanna senza mezzi termini l’aggressione. “Il pestaggio, ad opera di un gruppo di neonazisti, indica a quali conseguenze porti il lasciare spazio a derive neofasciste. Bene ha fatto Federico a decidere di
sporgere denuncia, gli sono accanto e lo incontrero’ nei prossimi giorni per potergli dare tutto il sostegno possibile insieme al Circolo Mario Mieli”.

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