Cimiteri: Alfonsi, al Flaminio inaugurazione della chieda di San Michele

Per contrastare il degrado negli undici cimiteri capitolini l'assessora ha detto che si sta ragionando sul regolamento cimiteriale per le tombe senza più eredi

Al cimitero Flaminio “stiamo facendo un lavoro spinto di manutenzione ordinaria, nell’attesa di quella straordinaria. Nel frattempo lì è tornata l’acqua e anche il verde sta bene”. Lo ha detto l’assessora all’ Ambiente di Roma, Sabrina Alfonsi, a margine della cerimonia in ricordo dei defunti tenutasi oggi all’ossario comunale del Cimitero Monumentale del Verano. “Oggi pomeriggio inaugureremo la chiesa San Michele al cimitero Flaminio, un appalto fermo da tanti anni” mentre il cimitero Laurentino “aveva problemi soprattutto legati al verde”, ha concluso.

Con la nuova direzione di Ama a capo di Alessandro Filippi è stata data una “forte spinta alla riqualificazione dei cimiteri di Roma e abbiamo già visto i primi risultati. Sono ripresi i lavori della parte della comunità ebraica, è stata sistemata la parte vegetativa ed è stata avviata la ricostruzione delle tombe”, ha continuato l’assessora. “Abbiamo un nuovo appalto della manutenzione ordinaria del verde e dell’edilizia – ha aggiunto -. Negli ultimi mesi, ad agosto ad esempio, al cimitero di Prima Porta sono stati fatti grandi lavori sul verde e sono state risolte le problematiche legate agli intonaci che cadevano da alcune palazzine. Abbiamo risolto anche il problema dell’acqua”.

Per contrastare il degrado negli undici cimiteri capitolini Alfonsi ha detto che si sta ragionando sul regolamento cimiteriale. “Se una tomba non ha più eredi e noi sfalciamo il verde che le sta intorno, ma resta invariato lo stato della tomba, allora continuerà ad esserci un degrado generale. Chiaramente non è un lavoro semplice: queste tombe sono private e in caso di danneggiamento siamo noi a risponderne”, ha aggiunto. Il problema riguarda il Verano, quello più storico, quanto gli altri cimiteri. “Su ognuno c’è una progettazione. Qui al Verano abbiamo messo a bando le tombe e molte di quelle che non sono più curate è perché non ci sono più eredi. Stiamo facendo con la Sovrintendenza un lavoro proprio su quelle tombe che sono monumentali, per prenderle in carico come Comune e per mantenerle e arrivare alla musealizzazione di questo cimitero”, ha concluso

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