Potrebbero avere presto un volto anche gli altri protagonisti delle aggressioni ai ragazzi del Cinema America a Roma. I poliziotti della Digos di Roma infatti stanno passando al setaccio tutti gli ambienti vicini ai quattro già individuati ritenuti responsabili, assieme ad altri in via di identificazione, della precedente aggressione ai danni di quattro giovani sabato sera a Trastevere perchè indossavano la maglietta amaranto del Cinema America. Infatti gli inquirenti sono convinti che chi ha aggredito e minacciato l’ex fidanzata di Valerio Carocci, presidente dell’associazione Piccolo America, sia vicino ai quattro già identificati e non escludono facesse parte del gruppo del primo raid. Una convinzione dettata anche dalla frase minacciosa, “Dì al tuo ragazzo di stare calmo”, detta alla ragazza durante l’aggressione. Per questo i poliziotti della Digos scandagliano gli ambienti di estrema destra, ambiente al quale appartengono i quattro di cui hanno nome e cognome. In queste ore inoltre gli investigatori stanno vagliando le immagini delle telecamere di sorveglianza di Trastevere che potrebbero aver ripreso in volto anche gli autori della seconda aggressione. L’attenzione si starebbe già concentrando su alcune persone dopo la denuncia dei primi quattro ritenuti dagli inquirenti i principali responsabili del precedente pestaggio. Tra loro il responsabile cittadino di Blocco Studentesco e un militante di CasaPound. La posizione più grave è quella di un parrucchiere 38enne che quella sera aveva scelto Trastevere per festeggiare il suo addio al celibato. È ritenuto dagli investigatori il fomentatore dell’aggressione. Un altro, con precedenti di polizia per danneggiamento, interruzione di pubblico servizio e resistenza a pubblico ufficiale, militante di Blocco Studentesco, avrebbe sferrato la testata a David Habib. Ha precedenti e un Daspo alle spalle anche il 23enne che avrebbe colpito con una bottigliata Valerio Colantoni mentre ha un curriculum di militanza in Casapound e denunce per lesioni e violenza privata il quarto componente del gruppo. Per risalire a loro gli investigatori hanno acquisito e visionato le immagini delle telecamere di videosorveglianza e sono stati scandagliati tutti i personaggi conosciuti negli ambienti di estrema destra dalla Digos. Una volta individuato uno degli autori del raid si è analizzato attentamente il web per ricostruire la sua rete di amicizie e accertare così chi fosse con lui quella notte. Verifiche tra le foto di Facebook e i frame delle riprese della videosorveglianza hanno consentito di individuare i quattro.
Ad incastrarli anche la paura, sentendosi scoperti avrebbero iniziato ad oscurare i loro profili sul web sperando di ostacolare gli investigatori. Intanto la Questura di Roma ha attivato misure di vigilanza in tutta l’area interessata dagli eventi dell’associazione “Piccolo America”. Continuano intanto i messaggi di solidarietà ai Ragazzi del Cinema America. L’attore Alessandro Borghi però preferisce mandare un messaggio netto agli aggressori: “Volevo dirvi che voi per me siete solo dei parassiti della società, persone che dovrebbero essere resettate e rieducate. Vorrei proprio che queste persone non si sentissero più libere di poter fare una cosa del genere. Adesso capiremo come fare”.