“Ho rassegnato le mie dimissioni da vicepresidente vicaria del consiglio e da consigliera della Città metropolitana di Roma Capitale perché ritengo che sia giunto il momento di dare un segnale forte e chiaro di opposizione a un sistema di gestione dei nostri beni culturali che prevede o il loro abbandono o il loro sfruttamento”. Lo annuncia in un lungo post su Facebook la consigliera del M5s Gemma Guerrini che siede anche nella maggioranza capitolina.
“Rinunciare a un privilegio – aggiunge – è una scelta coerente con la mia storia personale e con i princìpi del Movimento 5 stelle e metto perciò al servizio dell’interesse dei cittadini e del settore culturale, quello su cui ho maggiori competenze, la carica e il ruolo che detenevo in Città metropolitana, che intendo con questa scelta onorare fino in fondo”.
Per Guerrini, da tempo in contrasto in particolare con il vicesindaco e assessore alla Cultura di Roma Luca Bergamo di cui non condivide l’operato, sottolinea che “se nessuno ascolta gli allarmi sullo stato disastroso in cui versano i nostro beni culturali e se sembrano inutili le critiche contro il sistema imperante di privatizzazione dei beni pubblici (ben ammantato del princìpi di sussidiarietà), abbiamo due strade davanti: rinunciare o reagire. Perché a volte impossibile è soltanto ciò che non è mai stato tentato prima. Per questo mi sono detta: ancora una volta cominciamo da me. Con la speranza che sia solo l’inizio e che questo gesto sia la voce di chi non ce l’ha”.
Guerrini spiega a seguire le motivazioni che l’hanno condotta a rassegnare le dimissioni. “Come terza carica della ex provincia di Roma (cioè come vicepresidente vicaria della Città Metropolitana di Roma Capitale), la scorsa primavera ho tentato di contrastare l’affidamento al Fai di due dei siti più importanti del mondo, i siti Unesco di Villa Adriana e Villa d’Este, ambedue nel territorio di Tivoli, dove già da anni il Fai gestisce Villa Gregoriana – scrive –. Al mio tentativo, condiviso dalla sindaca metropolitana di Roma Capitale e dal sindaco M5s di Guidonia Montecelio, è seguita una reazione molto forte sia da parte del sindaco di Tivoli sia da parte del direttore dei due siti, che ha minacciato di estromettere chi non avesse acconsentito a considerare il Fai quale gestore dei due siti Unesco”.
A seguito di questi fatti Guerrini denuncia: “Così la sindaca di Roma e il sindaco di Guidonia Montecelio hanno ceduto” e continua a spiegare che successivamente “inviai una lettera di protesta al Mibac, alla Regione Lazio, ai sindaci di Tivoli e di Guidonia Montecelio e alla sindaca della Città Metropolitana di Roma Capitale; lettera che non produsse alcuna reazione da parte di nessuno dei destinatari. Assai recentemente, però, alcuni senatori M5s, preso atto che a Tivoli si voleva affidare al Fai un ulteriore sito, la Rocca Pia, hanno fatto importanti rilievi stigmatizzando le procedure seguite, comprese quelle riguardanti Villa Adriana e Villa d’Este, che vanno oltre l’opportunità politica delle decisioni prese, e per questo hanno rivolto una interrogazione al ministro Franceschini”. Guerrini conclude: “Se la voce non basta più, che siano i gesti a parlare: la rinuncia al mio ruolo in Città metropolitana valga come denuncia della pericolosità di questa deriva”.
Al suo posto, entra nel consiglio dell’ex provincia la consigliera capitolina del M5s Carola Penna. Già presidente della commissione Turismo del Campidoglio Penna subentra in qualità di consigliera semplice. Per quanto riguarda la vicepresidenza dell’Aula sarà il consiglio di Città metropolitana, sulla base delle candidature proposte, a eleggere il sostituto.