“Una mattina la sindaca di Roma si sveglio’ corrucciata e chiese al pittore di corte Calabrese: ‘come possiamo ulteriormente deturpare questa citta’ ingrata?’. ‘Mia sindaca, rispose il pittore, abbiamo fatto tutto il possibile per punire i romani: sporcizia, traffico, declino. Abbiamo rinunciato alle Olimpiadi e cancellato il Colosseo per far capire ai romani quanto indegni essi siano’. ‘Non mi basta!’. ‘Potremmo, o magnifica sindaca, buttare una colata d’asfalto sul Tevere?’. ‘Ecco si mio diletto cosi’ va bene, procedi, e cosi’ fu”.
Questo l’ironico post su Facebook con cui il leader di Azione e candidato sindaco di Roma, Carlo Calenda, ha criticato l’intervento sul lungotevere dove e’ in corso il cantiere per il rifacimento della pista ciclabile sulla banchina.
Non si fa attendere la risposta dell’assessore capitolino ai Trasporti:”Ormai Carlo Calenda e’ entrato di diritto nel club degli espertoni. Sa tutto lui: dalle ricette di cucina al meteo, dall’Ilva agli spazzolini da denti fino alle piste ciclabili. Nella realta’ non ne azzecca neanche una”. Cosi’ su Facebook Pietro Calabrese. “La verita’ e’ che gli unici cantieri che ha visto in 20 anni a questa parte, sono quelli realizzati dalla sindaca Raggi – ha aggiunto – . Il suo e’ solo un maldestro tentativo che lo mostra per quello che e’ in realta’: un perfetto incapace. p.s In foto ecco una ciclabile che abbiamo appena riqualificato – aggiunge commentando una immagine – . Che dite, a cantiere finito sulla ciclabile del Tevere, Calenda avra’ il coraggio di pubblicare una foto come questa?”.