Con la conferma della condanna di primo grado a 24 anni di reclusione, si e’ chiuso davanti alla corte di assise di appello di Roma il nuovo processo di secondo grado a Valentino Talluto, il 36enne che avrebbe contagiato volontariamente con l’Hiv una trentina di ragazze tramite rapporti sessuali non protetti.
A disporre questo nuovo giudizio era stata la Cassazione che il 30 ottobre di un anno fa aveva confermato la responsabilita’ dell’imputato e restituito gli atti a una nuova sezione della corte di assise di appello perche’ tornasse a esaminare quattro episodi dai quali Talluto era stato assolto ottenendo alla fine uno sconto di pena pari a 22 anni di carcere per lesioni gravissime con dolo eventuale e non per epidemia dolosa.
Su quella sentenza e, in particolare, su quei quattro casi rimasti aperti, le parti civili, due delle quali rappresentate dall’avvocato Irma Conti, avevano fatto ricorso. Oggi la sezione 3 bis della corte d’assise di appello ha confermato i 24 anni di carcere (decisi il 27 ottobre del 2017) con il riconoscimento della responsabilita’ di Talluto anche per i quattro casi residui.