Conte aspetta Rousseau e lavora al programma

incontro con capigruppo M5s e Pd

Giuseppe Conte continua a lavorare per arrivare alla nascita del governo giallorosso entro la meta’ di questa settimana. Il presidente del Consiglio incaricato ha convocato, intanto, i capigruppo del M5s e del Pd per fare il punto sul programma, ma restano ancora due ostacoli da superare: l’esito della consultazione grillina sulla piattaforma Rousseau, che si conoscera’ solo domani sera, e la politica sui migranti, sulla quale il Partito democratico chiede una forte discontinuita’. Intanto, il leader della Lega Matteo Salvini continua il corteggiamento del M5s, che definisce “rivoluzionaria” l’esperienza di governo giallo-verde.

La giornata politica si e’ aperta con una riunione dei vertici del M5s, convocata da Luigi Di Maio. All’ora di pranzo, invece, il segretario Nicola Zingaretti ha convocato la “cabina di regia” del Pd. Nel frattempo dalla Lega e’ arrivata una notizia che ha fatto balzare sulla sedia i vertici dei Cinque stelle. Il vicesegretario del Carroccio Andrea Crippa ha annunciato che nove senatori pentastellati sarebbero pronti a votare no al Conte-bis in cambio di un seggio. Immediata la replica degli esponenti del M5s che hanno subito parlato di parole “inquietanti”. Parole che, ha sottolineato il capogruppo al Senato Stefano Patuanelli, “ci fanno ripiombare nella peggiore politica, in cui si promettono poltrone e candidature e si paventano giochini di palazzo sulla pelle degli italiani. D’altronde – ha fatto notare – c’e’ da aspettarselo da chi ha tradito gli italiani facendo cadere il governo Conte ed il suo progetto di cambiamento per l’Italia. Al contrario della Lega noi non tradiamo”.

Intanto, si attende l’orientamento della base grillina su Rousseau, che per Di Maio sara’ “determinante” per il futuro del nuovo esecutivo. Allo stesso tempo, Zingaretti invece mette nero su bianco la richiesta di un cambio di passo sulla politica dei migranti. “Quanto sta avvenendo in queste ore nel Mediterraneo, tra sbarchi continui sulle nostre coste e divieti disumani, conferma che le politiche in materia di immigrazione di questi mesi non hanno risolto nulla – ha scritto in una nota il segretario del Pd – Torno a chiedere al presidente Conte di affrontare immediatamente la situazione delle persone bloccate in mare in condizioni di emergenza umanitaria e, ovviamente, continuiamo a chiedere che ci si prepari a una svolta radicale nelle politiche su questi temi”. In tutto questo, il leader della Lega Matteo Salvini non si arrende e continua ancora a sperare in un ripensamento del M5s. “Mi sembrerebbe strano che nel nome del salvataggio di qualche poltrona e parlamentare si buttasse a mare un’esperienza che e’ stata rivoluzionaria almeno fino a qualche settimana fa – ha affermato -. Se poi nel nome della conservazione del potere si scende a patti con Renzi e la Boschi, ognuno ne rispondera’ agli italiani e alla sua coscienza”.

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