Dopo il ministro Tria, che ieri aveva tranquillizzato Washington e Ue sulla natura dell’accordo con la Cina ( “non è un accordo ma un memorandum” aveva precisato), oggi anche il premier Conte difende l’intesa con Pechino e nega rischi di colonizzazione, spiegando che il memorandum d’intesa offre opportunità per le nostre imprese, ed è compatibile con la collocazione italiana nella Nato e nel Sistema integrato europeo.
Ma il vicepremier Matteo Salvini afferma che la sicurezza nazionale viene prima di tutto e ribadisce di non volere che l’Italia diventi la colonia di qualcuno. Anche le opposizioni vanno all’attacco, e chiedono al premier di riferire in Parlamento.
Intanto la Cina replica indirettamente a Bruxelles, ricordando che con la Ue c’è una partnership strategica complessiva e Pechino è pronta a lavorare con l’Unione Europea per aumentare fiducia reciproca e comprensione.