La Asl Roma 3 registra un caso positivo al Covid-19 di nazionalita’ del Bangladesh, per il quale e’ stata avviata l’indagine epidemiologica. Si tratta di un operatore in un locale di ristorazione a Fiumicino. “E’ stata disposta la sospensione dell’attivita’ commerciale e la presentazione dei contatti come disposto da ordinanza regionale – spiega l’assessore alla Sanita’ della Regione Lazio, Alessio D’Amato -. Tale documentazione e’ fondamentale per contattare le persone e richiamarli al test presso il drive-in di Casal Bernocchi. Voglio rivolgere un invito – conclude l’assessore – a tutti i ristoratori al rispetto dell’ordinanza che prevede che venga richiesto per ogni tavolo almeno un recapito telefonico, tale disposizione in questa circostanza e’ fondamentale per il tracciamento dei contatti”.
Ma l’Associazione Lungomare ed Esercenti di Fiumicino stoppa subito le “speculazioni”, ribadendo che tutti i locali di Fiumicino “stanno rispettando le regole anti-Covid e che non c’e’ alcun pericolo”.
“In queste ore stanno iniziando a girare voci e speculazioni oltre che il solito tam tam social. E’ invece assolutamente necessario precisare che tutti i locali di Fiumicino stanno rispettando le regole – afferma l’associazione – Siamo ancora in attesa di capire cosa sia successo e se ci siano state eventuali mancanze, che a noi ancora non risultano. E’ naturale che se qualcuno ha sbagliato paghera’, com’e’ giusto che sia. Ma fino a prova contraria non c’e’ alcun colpevole e soprattutto non si puo’ addossare a un comparto che ogni giorno segue scrupolosamente direttive e normative, colpe e sospetti. Lo ribadiamo, i locali di Fiumicino sono sicuri, non c’e’ alcun pericolo. Quanto accaduto al contrario deve far riflettere tutti sulla necessita’ di non “sgarrare” di una virgola per evitare che tutto un settore venga coinvolto”.