Coronavirus, Andreoni avverte: “Il picco a Roma non è ancora arrivato”

Per il primario del reparto di Malattie infettive del policlinico Tor Vergata nel Lazio "ci sono casi autoctoni non più legati ai focolai del Nord"

Aumentano nel Lazio i pazienti positivi al coronavirus, e di conseguenza anche i ricoveri in terapia intensiva. Numeri che – secondo il professor Massimo Andreoni, primario del reparto di Malattie infettive del policlinico Tor Vergata, intervistato oggi dal dorso locale del Messaggero – continueranno a crescere nei prossimi 7-10 giorni. E il Lazio, continua Andreoni, a differenza della Lombardia non ha ancora raggiunto il picco dei contagi: “Siamo in una fase di ascesa e credo che sarà anche abbastanza rapida nei prossimi giorni”.

Per il primario le misure messe in atto dalla Regione Lazio (“per incrementare le diagnosi e le cure dei pazienti con l’apertura di altri centri”) e dal governo (“per limitare la circolazione”) serviranno a contenere l’epidemia ma i risultati non si vedranno prima “dei prossimi dieci giorni”. E il Lazio, avverte, dovrà fare i conti anche con “casi autoctoni non più legati ai focolai del Nord“.

 

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