Coronavirus, donna di Cremona trovata positiva a Formia

Intanto sono stati attivati i controlli su 98 persone che potrebbero essere entrate in contatto con il poliziotto risultato positivo al test del Covid-19

Coronavirus, niente mascherine
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Il sindaco di Formia, in via del tutto precauzionale, ha predisposto la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado su tutto il territorio comunale, da domani 3 marzo a sabato 7 marzo. La decisione è stata presa a seguito della notizia del ricovero presso l’ospedale Spallanzani di Roma di una donna proveniente dalla provincia di Cremona, ospite di alcuni parenti nel comune di Minturno, che si è rivolta al pronto soccorso dell’ospedale Dono Svizzero di Formia e di cui è stata accertata, nelle scorse ore, la positività al Coronavirus.

“Il provvedimento del sindaco Paola Villa – si legge in una nota del Comune di Formia – è determinato dalla necessità di consentire agli organi competenti di ricostruire tutta la rete di contatti e di spostamenti che ha interessato la paziente. In via precauzionale, va precisato che i sanitari del nosocomio formiano intervenuti sulla paziente sono stati messi in quarantena, ovvero in isolamento domiciliare, ma che le attività del pronto soccorso sono riprese regolarmente. Con l’occasione ricordiamo anche che presso l’ospedale cittadino è stata allestita una tensostruttura ad hoc per eventuali casi sospetti, che possono altresì rivolgersi al numero predisposto per l’emergenza, il 1500″.

Il Comune di Formia è in costante contatto con prefettura e Ausl per ricevere tempestivamente informazioni chiare e fondate con le quali tenere aggiornata tutta la cittadinanza attraverso i propri canali istituzionali. “Ci preme precisare – dichiara il sindaco Villa nella nota – che ad oggi tra i cittadini di Formia non risultano casi e che il personale sanitario tutto del Dono Svizzero si sta adoperando al massimo per affrontare la situazione, sforzo per il qual sin da adesso rivolgiamo loro la nostra gratitudine”.

Quarto caso nel Lazio: è un poliziotto di Roma

Intanto ieri è risultato positivo al test per il coronavirus un agente in servizio alla questura di Roma. Il test è stato effettuato nella notte all’Istituto nazionale malattie infettive Lazzaro Spallanzani. Positivi al test anche i suoi familiari.

“Il nucleo familiare, composto dalla moglie, due figli ed una cognata, positivi al test, è sottoposto a sorveglianza sanitaria domiciliare da parte della Asl competente”, si legge nel bollettino medico dell’Inmi. Sono stati avviati subito i protocolli sanitari previsti per le verifiche sui colleghi che sono stati in contatto con il poliziotto.

Le autorità sanitarie hanno richiamato 98 persone che hanno avuto accesso al pronto soccorso di Tor Vergata il 26 e il 27 febbraio e che sono potenzialmente venute a contatto con l’agente di Polizia risultato positivo ai test per il Covid-19. Tra queste, sono 15 quelle che risultano sintomatiche, che andranno valutate clinicamente e che poi eventualmente verranno sottoposte al test per il coronavirus. Sono 6 gli operatori sanitari del pronto soccorso, un agente di Polizia e due gli operatori della vigilanza in servizio presso l’ospedale posti in sorveglianza sanitaria domiciliare, tutti asintomatici.

A renderlo noto è stato l’assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato. Inoltre, sono in sorveglianza sanitaria attiva domiciliare 5 agenti del commissariato di Spinaceto: sono tutti asintomatici, ma dovranno completare il percorso di isolamento domiciliare sotto la sorveglianza della Asl competente e in accordo con il dirigente dell’ufficio sanitario provinciale della Questura di Roma.

Chiuso il liceo Pascal a Pomezia

L’agente, che lavora a Roma ma è residente a Pomezia, da qualche giorno era assente da lavoro per una influenza. In via precauzionale, sono state interrotte le lezioni del corso di laurea in Informatica della Università Sapienza di Roma frequentate da un figlio ed è stato chiuso il liceo Pascal di Pomezia che è frequentato dall’altro figlio del poliziotto: “Chiusura del liceo Pascal”, si legge in un tweet del Comune. “Accertato un caso positivo al coronavirus, è il padre di uno studente dell’istituto Pascal di Pomezia, attualmente ricoverato allo Spallanzani di Roma. In corso accertamenti sui familiari”. Gli studenti che oggi erano presenti a scuola, spiega poi l’istituto, sono tornati a casa. I docenti e il personale Ata sono stati invitati a non tornare nell’istituto già da oggi.

Spallanzanii, 7 casi positivi ricoverati

Al momento, si legge nel bollettino medico dell’Inmi Spallanzani, ci sono 7 casi positivi ricoverati: la coppia cinese ormai negativizzata, la famiglia del poliziotto in servizio a Roma (la moglie, i due figli e la cognata), i tre componenti della famiglia di Fiumicino e un allievo vigile del fuoco ora monitorato a Capannelle. “Si dà notizia di un test positivo effettuato su di un giovane allievo vigile del fuoco dell’’87 Corso, proveniente da Piacenza ed attualmente in sorveglianza sanitaria presso la caserma dei Vigili del Fuoco di Capannelle. Sono state attivate, insieme al Comando dei Vigili del Fuoco tutte le misure di sicurezza e di sorveglianza previste dalle attuali procedure”, continua infatti il bollettino medico dello Spallanzani. Sulla positività dell’agente, comunica l’assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato, “sono stati informati il prefetto e il questore e ricostruiti tutti i contatti stretti e posti sotto sorveglianza sanitaria”.

Fiumicino, situazione sotto controllo

A Fiumicino, infine, come spiegato nel bollettino medico dello Spallanzani, la situazione è al momento sotto controllo. Continuano ad essere ricoverati tre componenti della famiglia positivi al coronavirus, i primi casi del Lazio: una donna da poco tornata dal bergamasco, il marito e uno dei due figli. “Tutti i ricoverati sono in condizioni cliniche che non destano preoccupazioni”, spiega il bollettino medico. Subito dopo l’accertamento della positività al Covid-19 della famiglia, è stata ricostruita la rete dei “contatti stretti”, 51 persone in tutto, che, monitorate, sono risultate tutte negative al test. Il sindaco di Fiumicino, comunque, in via precauzionale, ha chiuso le scuole del Comune fino al 9 marzo. “Ripeto il mio appello a non creare allarmismi, non fare circolare fake news catastrofiste e a continuare ognuno la propria vita come ogni giorno – ha affermato il sindaco Montino -. Voglio ringraziare per lo straordinario lavoro che stanno facendo e continueranno a fare in questi giorni i tecnici dell’assessorato alla Salute, della Asl Roma 3 e dello Spallanzani. Professioniste e professionisti seri, preparati, meticolosi: la dimostrazione di come il nostro servizio sanitario nazionale sia un’eccellenza di cui fidarsi senza tentennamenti”.

 

 

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