Coronavirus, guarita coppia cinese allo Spallanzani

"Vogliamo dare all'opinione pubblica italiana questo messaggio positivo e di certezza: si può guarire da questa malattia", ha detto il direttore dell'Istituto

Tutti i pazienti ricoverati dal 29 gennaio all’Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma sono guariti dal coronavirus. In particolare, ieri, per la prima volta, sono risultati negativi i test effettuati sulla coppia cinese, i primi casi positivi sul territorio. La donna è stata trasferita oggi dalla rianimazione in reparto in condizione cliniche in chiaro miglioramento. Il marito, tuttora ricoverato in regime ordinario, prosegue con successo la riabilitazione.

Sabato è stato dimesso, perché negativo e in ottima salute, il ricercatore italiano che era in isolamento alla Città militare della Cecchignola prima di essere trasferito allo Spallanzani. Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, commenta con soddisfazione: “Un’ottima notizia: anche la donna cinese ricoverata allo Spallanzani non è più affetta dal Covid19 – scrive su Twitter il governatore -. Dopo il marito cinese e il ricercatore italiano sono quindi tutti guariti i pazienti nel Lazio. Bene così. Niente panico ma unità e collaborazione”.

“La buona notizia di oggi è la sostanziale guarigione della coppia cinese. Anche se tecnicamente sarebbe più corretto parlare di risoluzione clinica con test negativo”, ha spiegato il direttore sanitario dell’Istituto Lazzaro Spallanzani, Francesco Vaia.

Nel Lazio ci sono stati “tre pazienti positivi al coronavirus, tutti e tre guariti. Vogliamo dare all’opinione pubblica italiana questo messaggio positivo e di certezza: si può guarire da questa malattia”, ha sottolineato Vaia. In particolare, per quanto riguarda la coppia cinese è stato un percorso positivo, “il marito potrebbe essere addirittura dimissibile. Valuterà il primario quando dimetterli – ha precisato il direttore -. La moglie è in reparto, negativa. Quindi cominciamo la riabilitazione, tipica di chi è stato fermo per molto tempo, in rianimazione. Siamo molto soddisfatti per aver accolto e curato questi nostri amici”.

Infine, il direttore della divisione malattie infettive dello Spallanzani, Emanuele Nicastri, ha spiegato che “per il ricercatore italiano è stato utilizzato un solo farmaco, mentre per la coppia cinese, quando la situazione è peggiorata, abbiamo chiesto l’uso compassionevole di un farmaco, arrivato dall’estero”.

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