Coronavirus, India sospende visti per cittadini italiani

Dopo quelli per chi proviene da Iran, Corea del Sud e Giappone

Il primo ministro indiano Narendra Modi photo credit: www.kremlin.ru

I visti per l’India rilasciati ai cittadini di Italia, Iran, Corea del Sud e Giappone prima della data odierna sono sospesi con effetto immediato. Chi ha motivi urgenti per recarsi in India dovrà chiedere un nuovo visto rivolgendosi all’ambasciata o al consolato indiani nel proprio paese. Lo ha reso noto oggi il ministero della Sanità indiano nel suo aggiornamento dell’avviso ai viaggiatori sulla base degli ultimi sviluppi dell’epidemia di coronavirus. È stata confermata la sospensione dei visti per i cittadini della Cina. Sono sospesi anche i visti per i cittadini di altre nazionalità che abbiano viaggiato nei paesi citati a partire dal primo febbraio. Sono previste esenzioni per i diplomatici, i funzionari delle organizzazioni internazionali, i cittadini d’oltremare e i membri di equipaggi aerei, con l’obbligo di controllo medico. Ai controlli devono sottoporsi tutti i passeggeri indiani e stranieri provenienti direttamente o indirettamente da Cina, Corea del Sud, Giappone, Iran, Italia, Hong Kong, Macao, Vietnam, Malesia, Indonesia, Nepal, Thailandia, Singapore e Taiwan. I cittadini indiani sono invitati ad astenersi dall’intraprendere viaggi in Cina, Iran, Corea del Sud e Italia.

Sempre oggi il ministero della Sanità ha reso noto anche che nei test effettuati ad Agra, nell’Uttar Pradesh, sono stati individuati sei casi di coronavirus in persone che erano state a contatto con un paziente di Nuova Delhi, caso emerso ieri. Le sei persone, informa un comunicato del ministero, sono in isolamento e i loro campioni sono stati inviati per conferma all’Istituto nazionale di virologia (Niv) di Pune, nel Maharashtra, il centro di riferimento nel paese. La rete del Programma integrato di sorveglianza sulle malattie (Idsp) sta ricostruendo i loro contatti. Ieri la stampa indiana ha dato notizia di un turista italiano di 69 anni risultato positivo e ricoverato in isolamento all’ospedale Sawai Man Singh di Jaipur, nel Rajasthan; l’uomo viaggiava con un gruppo di venti turisti spostatosi ad Agra.

Oggi anche il primo ministro, Narendra Modi, ha parlato via Twitter del coronavirus, invitando a evitare l’allarmismo: “Non c’è motivo di panico. Dobbiamo lavorare insieme, prendere piccole ma importanti misure per proteggere noi stessi”. Al tweet è allegato un volantino del ministero della sanità sulle misure precauzionali di base: lavarsi le mani frequentemente, mantenere il “distanziamento sociale”, evitare di toccarsi gli occhi, il naso e la bocca, praticare “l’igiene respiratoria” starnutendo o tossendo nella piega del gomito, chiedere assistenza medica in caso di febbre e difficoltà respiratorie, rimanere informati e seguire i consigli

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