Coronavirus, troppa gente nei parchi: controlli a Roma e Milano

Denunciati professori e dirigenti di una scuola in periferia Roma perché avevano organizzato festa con musica e barbecue

Vigili in moto pattugliano le stradine di Parco Ravizza a Milano per controllare che non ci siano assembramenti e che tutti rispettino le regole imposte dal governo per limitare il contagio da coronavirus. Una scena inusuale che si è ripetuta in diversi parchi, non solo a Milano ma anche a Roma. Parchi di cui è stata decisa la chiusura, insieme ad aree verdi e ville storiche, proprio per evitare che le persone vi si riversassero in massa, come successo in questi giorni. Non c’è possibilità però di chiudere le aree aperte, dove è stato necessario intensificare i controlli visto che troppe persone hanno continuato ad affollarle.

Tanto che a Roma la sindaca Virginia Raggi ha ribadito via social di uscire il meno possibile: “Denunciati professori e dirigenti di una scuola in periferia Roma perché avevano organizzato festa con musica e barbecue. Cinque ragazzi invece perché facevano pic-nic in parco – ha scritto – Non siate stupidi, non fate come loro e restate a casa. Grazie ai carabinieri per controlli”. Secondo quanto stabilito dal decreto del governo “l’attività motoria all’aperto è consentita purché non in gruppo. Sono sempre vietati gli assembramenti.”

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