L’ex pubblico ministero del Tribunale di Trani, Antonio Savasta, ora giudice del Tribunale di Roma, e il suo collega Michele Nardi, pm a Roma, ed in precedenza gip a Trani e magistrato all’ispettorato del Ministero della Giustizia, sono stati arrestati e condotti in carcere su disposizione della magistratura salentina. Le accuse sono di associazione per delinquere, corruzione in atti giudiziari e falso per fatti commessi tra il 2014 e il 2018 quando era in servizio a Trani.
Gli ex magistrati tranesi arrestati avrebbero garantito esiti processuali positivi in diverse vicende giudiziarie e tributarie in favore degli imprenditori coinvolti in cambio di ingenti somme di danaro e, in alcuni casi, di gioielli e diamanti. Gli imprenditori avrebbero pagato per i favori ricevuti e gli avvocati avrebbero svolto il ruolo di intermediari e facilitatori. E’ quanto avrebbe accertato la Procura di Lecce.
L’ispettore di polizia arrestato, Vincenzo Di Chiaro, si sarebbe invece messo “al servizio dell’imprenditore coratino D’Introno (tra gli indagati, ndr) – a quanto viene riferito – quale momento indispensabile di collegamento con il magistrato Savasta per il complessivo inquinamento dell’attività investigativa e processuale da quest’ultimo posta in essere”.