A Corviale minacce al fondatore di Calcio sociale, auto a fuoco

Lo ha denunciato Massimo Vallati, fondatore della polisportiva che mette assieme sport e legalità

Uno dei palazzi di Corviale dove opera Calcio sociale
Uno dei palazzi di Corviale dove opera Calcio sociale

Calcio sociale è un presidio di legalità a Corviale. Un campo per il pallone, un centro sportivo, attività varie per dare un futuro ai tanti ragazzi del palazzone. Ma a qualcuno quell’attività di integrazione per i giovani non piace. “La scorsa notte davanti al centro sportivo Campo dei Miracoli, qualcuno ha dato fuoco alla ma auto”. Lo ha denunciato – anche con foto – Massimo Vallati, ex calciatore ed ex ultrà, promotore delle attività di .calcio sociale’

I numeri di Calcio sociale 

La polisportiva, impegnata in progetti di promozione di legalità e sport, è nata nel 2005 e finora ha coinvolto 3.000 famiglie. Questo perché, dicono gli aderenti, le partite non si giocano solo in campo ma anche “fuori dal campo”. Nel 2012 questa iniziativa è arrivata fino al Parlamento Europeo a Bruxelles, e oggi esperienze simili sono nate in altre otti città d’Italia.

La cultura della legalità fa paura

Vallati afferma che “la cultura della legalità fa veramente paura. Sappiamo chi è stato, sappiamo la sofferenza e il dolore che attanaglia i loro cuori, cresciuti in casa e fuori in ambienti tossici e degradati, vi perdoniamo ma pentitevi perché sappiamo che sapete fare azioni molto più dignitose e belle di queste. Quanto allo Stato, cittadini non abbiate paura di denunciare e ribellarvi, la partita la vinciamo noi – prosegue – Quanto alle istituzioni è ora di svegliarsi il tempo è scaduto dovete solo fare quello che ci siamo detti in questi anni, farlo e farlo subito!!”.

Gualtieri: Roma è vicina a chi lavora per l’inclusione

Solidarietà è arrivata da tutte le forze politiche. Il sindaco Roberto Gualtieri dice che “Roma sarà sempre dalla parte di chi lavora per difendere la legalità e per promuovere inclusione e coesione sociale. Ma adesso è necessario che tutte le istituzioni accendano i riflettori su questo quartiere, perché i tanti investimenti che pure stiamo mettendo in campo per rilanciare la qualità degli edifici, gli spazi comuni, il verde e i servizi rischiano di non bastare”

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