Presidio delle forza dell’ordine in piazza Cavour, davanti la Corte di Cassazione in vista del pronunciamento dei giudici della Suprema sul ricorso contro il 41 bis avanzato dai legali dell’anarchico Alfredo Cospito. Ieri il blitz degli anarchici all’Altare della Patria.
Il timore è che gruppi di anarchici possano creare disordini in prossimità del Palazzaccio. Per questo un gran numeri di poliziotti e carabinieri presidiano l’area in divisa e in borghese. Cospito è in sciopero della fame da oltre 120 giorni per protestare contro il carcere duro. Al momento non si conoscono i tempi per la decisione dei giudici di Cassazione. Le misure di sicurezza sono state rafforzate davanti a tutti gli obiettivi sensibili.
Intanto una decina di anarchici hanno esposto doversi striscioni davanti alla corte di Cassazione. Con un megafono, alcuni attivisti, stanno raccontano la loro esperienza con il regime carcerario. Tra loro anche migranti. L’anarchico Lello Valitutti durante il suo intervento al megafono ha ricordato i “compagni delle Brigate Rosse al 41 bis” e ha affermato: “È finito il tempo delle manifestazioni e dei cortei. Da oggi inizia il momento della lotta. Non lasceremo morire Alfredo senza tentare il tutto per tutto. Lui mette in gioco la sua vita e noi mettiamo in gioco la nostra. Se Alfredo muore sarà l’inferno per i ricchi in questo Paese, sarà lotta”.
