Governo al lavoro e anche le regioni. Il prossimo passo: riaprire. L’esecutivo guidato da Mario Draghi è impegnato a definire una prima bozza di cronoprogramma che vedrà la luce, nei prossimi giorni, e che sarà un punto d’incontro fra i “rigoristi” (Pd e Speranza) e gli “aperturisti” (centrodestra).
E anche le Regioni hanno definito le loro linee guida per far ripartire ristoranti, bar, piscine, palestre, cinema e teatri.
Nello specifico, le nuove regole per “ogni tipo di esercizio di somministrazione” (ristoranti, trattorie, pizzerie, self-service, bar, pub, pasticcerie, gelaterie, rosticcerie, cathering) saranno valide sia nel servizio del pranzo, che a cena. Le regioni accelerano sulle riaperture con un vademecum che consente la ripresa della ristorazione.
Si tratta di “misure che possono consentire il mantenimento del servizio anche in scenari epidemiologici definiti ad alto rischio purche’ integrate con strategie di screening periodico del personale non vaccinato”, scrivono nella bozza trasmessa al governo. La bozza dei governatori prevede che siano accessibili informazioni anche in lingua straniera, prodotti per l’igienizzazione delle mani in piu’ punti del locale, il divieto di assembramenti al di fuori del locale, privilegiare l’accesso tramite prenotazione.
I tavoli devono essere disposti in modo da garantire almeno 2 metri di separazione tra i clienti negli ambienti al chiuso, e di almeno 1 metro di negli ambienti all’aperto. Dopo le 14, bisogna consentire solamente la consumazione al tavolo.
“I ristoratori dovranno favorire la consultazione online del menu tramite soluzioni digitali, oppure predisporre menu in stampa plastificata, e quindi disinfettabile dopo l’uso”, oppure cartacei ma usa e getta. Gli esercenti dovranno privilegiare l’utilizzo degli spazi esterni. Particolare cura va riservata all’areazione dei locali al chiuso. Ovunque sia possibile e’ vietato il ricircolo dell’aria.
Nei locali che non dispongono di posti a sedere, consentire l’ingresso ad un numero limitato di clienti per volta, in base alle caratteristiche dei singoli locali, in modo da assicurare il mantenimento di almeno 2 metri di separazione. Tornano anche i buffet, “somministrati” da “personale incaricato, escludendo la possibilita’ per i clienti di toccare quanto esposto e prevedendo in ogni caso, per clienti e personale, l’obbligo del mantenimento della distanza e l’obbligo dell’utilizzo della mascherina”. Il self-service e’ consentito solo per buffet realizzati con prodotti monodose.
In fila e’ necessario stare ad almeno un metro di distanza. Ove possibile bisogna favorire modalita’ di pagamento elettroniche, possibilmente al tavolo.
Tornano anche i giochi di societa’.
Nei luoghi di ristorazione “sono consentite le attivita’ ludiche che prevedono l’utilizzo di materiali di cui non sia possibile garantire una puntuale e accurata disinfezione, quali ad esempio le carte da gioco”. Le Regioni indicano tuttavia una serie di prescrizioni da rispettare “rigorosamente: obbligo di utilizzo di mascherina; igienizzazione frequente delle mani e della superficie di gioco; rispetto della distanza di sicurezza di almeno 1 metro sia tra giocatori dello stesso tavolo sia tra tavoli adiacenti. Nel caso di utilizzo di carte da gioco e’ consigliata inoltre una frequente sostituzione dei mazzi di carte usati con nuovi mazzi”.