Le Regioni e il Movimento 5 stelle, Forza Italia e il Partito democratico, la Lega e Italia viva. La maggioranza procede compatta sulla revisione del coprifuoco, una delle prime misure adottate per contrastare la diffusione del Covid nel Paese. I dati incoraggianti sul calo dei contagi, uniti all’aumento del numero delle vaccinazioni effettuate, induco i partiti a chiedere al governo di eliminare il limite che impone il rientro a casa entro le 22, o quantomeno di prolungarlo fino alla mezzanotte.
Una decisione potrebbe essere presa entro i prossimi giorni. Luigi Di Maio, ministro degli Esteri, all’Aria che tira su La7 oggi ha parlato del 16 maggio.
“Credo che sia una data auspicabile per superarlo”, ha detto l’esponente del Movimento 5 stele prima di ricordare che “tutti vogliamo uscire da quest’incubo” e che il governo lavora “per far tornare i turisti”. Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli Venezia Giulia, ha ribadito la proposta votata all’unanimita’ dalla Conferenza delle Regioni, che presiede: spostare il coprifuoco almeno alle 23. “Voglio rappresentare le scelte unanimi fatte da tutti i governatori d’Italia – ha spiegato intervistato da Sky TG24 – Trovo alquanto fastidioso che quando la Conferenza dice qualcosa che alcuni partiti condividono, si dica che io ho piegato la Conferenza a un volere politico; quando la Conferenza dice qualcosa di diverso, allora si dice che ‘persino’ Fedriga non dice quello che dice Salvini. Bisogna avere rispetto delle Regioni”, ha aggiunto. La prossima settimana, ha annunciato nelle ore scorse Matteo Salvini, la Lega chiedera’ “in Consiglio dei ministri, il ritorno alla vita, al lavoro e alla liberta’. Quindi al lavoro dentro e fuori, al chiuso e all’aperto, di mattina e di sera, e la cancellazione del coprifuoco, fidandoci del buonsenso degli italiani” perche’, questo il ragionamento del segretario leghista, “non possiamo permetterci di continuare con le restrizioni, con le chiusure, coi controlli a tappeto. coprifuoco stop, out”. Anche Matteo Renzi e’ dell’idea “che il coprifuoco vada tolto del tutto, perche’ non serve piu’. Se poi si vuole tenere – ha aggiunto – direi al limite fino a mezzanotte”.
Dello stesso parere e’ il presidente dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini. “Penso che il governo possa prendere in esame una revisione dell’orario se l’andamento dei contagi continua cosi’ – ha affermato – Spero anche che faccia una revisione di come oggi vengono considerati i dati. L’Rt, che indica la trasmissione dei contagi, a mio parere dovrebbe essere superato da un ‘Rt ospedaliero’. Abbiamo un Rt che si sta avvicinando all’1. Pero’ abbiamo il crollo dei ricoveri nei reparti ospedalieri. Credo che l’importante sia che non ci sia piu’ quel sovraffollamento dei mesi scorsi”. La posizione espressa dall’esponente del Partito democratico coincide con quella del capogruppo di Forza Italia alla Camera, Roberto Occhiuto. “Il coprifuoco non e’ una bandierina ideologica, se si riduce il tempo nel quale possono uscire gli italiani, probabilmente gli assembramenti si fanno con piu’ facilita’. Il coprifuoco alle 22 non ha alcun senso”, ha detto a RaiNews24.
“Chiederemo, inoltre, certezza sulla data delle riaperture. Pensiamo, ad esempio, al settore del wedding, un comparto che non ha ancora una data per ripartire: noi diciamo che dal primo giugno, rispettando tutti i protocolli di sicurezza, si potranno auspicabilmente tornare a festeggiare i matrimoni”, ha aggiunto. Preferisce invece la via della prudenza il ministro per le Politiche agricole, Stefano Patuanelli, che prima di una decisione aspetta nuovi dati. “l coprifuoco – ha sottolineato – non puo’ essere elemento di dibattito politico, e’ una misura collegata alla pandemia. Quando avremo monitorato gli effetti delle ultime riaperture faremo una valutazione. Bisogna essere cauti nelle espressioni ma qualcuno usa la pandemia per parlare alla pancia del Paese e fare propaganda politica e in questo c’e’ una certa incoscienza”.