Nel Lazio su oltre 12 mila tamponi (+275) si registrano 1.613 casi positivi (-166), 45 decessi (+2) e +1.636 guariti. Diminuiscono i casi, i ricoveri e le terapie intensive, mentre aumentano i decessi. Il rapporto tra positivi e tamponi e’ a 12% ma se si considerano anche gli antigenici la percentuale scende a 4,5%. I casi a Roma citta’ sono a quota 700.
Rigore, serve rigore. L’assessore regionale del Lazio alla Sanità, Alessio D’Amato, non ha dubbi e fornendo i dati odierni relativi alla situazione del Covid nella regione avverte e raccomanda prudenza. “Il Lazio è tra le grandi Regioni quella che è sempre rimasta in zona ‘gialla’, ma questo non significa un semaforo verde anzi bisogna aumentare il rigore poiché l’andamento potrebbe peggiorare. In questa ultima settimana – ha ricordato – sono raddoppiati il numero di nuovi focolai di trasmissione in particolar modo relativi ad ambito famigliare ed è aumentata la percentuale di positività nei tamponi effettuati. Questo ci deve portare alla massima cautela”.
Il richiami del vaccino anti Covid nel Lazio iniziera’ a meta’ gennaio. “Prosegue a pieno regime l’attivita’ di vaccinazione e sono oltre 53 mila le dosi somministrate (aggiornamento ore 12) -spiega D’Amato- dobbiamo commisurare le dosi per i primi richiami che inizieranno a meta’ mese”. Allo Spallanzani e’ stata completata la vaccinazione anti Covid della quasi totalita’ del personale sanitario dedito all’assistenza. E’ stata la prima struttura regionale a completare le vaccinazioni “e un ringraziamento va a tutti gli operatori che in questi mesi con dedizione e passione hanno contrastato l’avanzata del virus”, conclude D’Amato.