Covid/Roma: da settembre tamponi ed esami dal medico di base

Nell’accordo con la regione la sperimentazione inizierà con cento studi, su 500. In ambulatorio anche esami sierologici ed ecografie polmonari.

La Regione Lazio e l’associazione dei medici di famiglia stanno per firmare un protocollo – la sigla è attesa prima della fine dell’estate – con l’obiettivo di avviare una sperimentazione in 100 studi del Lazio, sui 500 totali. Ne dà notizia ‘’Il Messaggero’’ di sabato scorso, sottolineando che le diagnosi saranno più veloci e che viene così importato il modello tedesco

Da settembre, agli assistiti che si presenteranno dal medico per un controllo e mostreranno sintomi da Covid, i sanitari potranno fare subito il sierologico per scoprire gli anticorpi e, soprattutto, il tampone molecolare rapido che da un primo risultato (non definitivo) in quindici minuti. Quindi, una volta avuto l’esito dell’esame e avvertita la Asl di zona. potranno avviare tutta la macchina per la messa in isolamento e [a presa in carico da parte del servizio sanitario nazionale. II tutto, come detto, in poco tempo.

Ma sempre in queste strutture, sul fronte della diagnostica, si potranno effettuare con una sonda ecografìe polmonari per scoprire se un paziente soffre di polmoniti o altre patologie respiratorie che, unite al Covid , potrebbero essere letali.

Nei prossimi giorni, la Regione la Fimmg (Federazione dei medici di medicina generali del Lazio) chiuderanno il protocollo, nel quale inserire anche le prescrizioni minime di sicurezza per evitare assembramenti e il prezzo di questi servizi. Per tamponi e sierologici si dovrebbe pagare soltanto il costo del prodotto.

Spiega al Messaggero il leader dei medici di famiglia, Pierluigi Bartoletti: «È una svolta epocale per le cure garantite al cittadino e per il sistema sanitario regionale, non fosse altro perché il prossimo futuro potrebbe essere non così roseo. In parole semplici, effettuando noi tamponi rapidi e sierologici evitiamo che il paziente giri a destra e a manca prima di ricevere una diagnosi, riducendo anche i tempi. Cosa decisiva in periodi di guerra come questo, dove non possiamo permetterci le file ai pronto soccorso. Senza contare che, con l’arrivo dell’influenza autunnale, potremmo più facilmente e velocemente avere la diagnosi differenziale: cioè se è Covid o semplice influenza».

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