Covid, tensioni davanti alla Camera a protesta ristoratori

Lancio di fumogeni, alcuni tentano di superare le transenne. Un poliziotto ferito, due persone sono state fermate. 

Tensioni in piazza Montecitorio dove alcune centinaia di persone tra ristoratori e commercianti protestano chiedendo la riapertura delle loro attività. La folla si è radunata già in tarda mattinata davanti alla Camera, alcuni hanno preso la parola per denunciare una situazione che considerano insostenibile.

“Siamo imprenditori, non delinquenti”. E’ quanto urlano ai megafoni in piazza Montecitorio i commercianti e ristoratori che manifestano chiedendo riaperture. Al grido “liberta’”, decine di persone si sono avvicinate al cordone delle forze dell’ordine con le mani alzate, intonando cori e chiedendo di potersi avvicinare a Palazzo Chigi. In piazza si alternano momenti di tensione a slogan contro il governo.

Tra loro bandiere blu di Italexit, il movimento del senatore ex M5S Gianluigi Paragone, e un uomo vestito come l’appartenente al movimento Q-Anon che fece irruzione al Congresso Usa a Washington.

Ci sono stati da parte dei manifestanti anche lanci di alcuni fumogeni e di bottiglie, e la situazione è peggiorata quando alcuni hanno tentato di superare le transenne poste a protezione della piazza. A quel punto è intervenuta la polizia per fermarli e c’è stato un momento di vera confusione. Un poliziotto è stato colpito da una bottiglia lanciata dai manifestanti e portato in ospedale. Consistente lo schieramento delle forze dell’ordine, a protezione del palazzo che ospita la Camera dei deputati. I manifestanti hanno tentato più volte di sfondare le transenne, in un’occasione ci sono riusciti ma sono stati bloccati prontamente dagli agenti di Polizia e Carabinieri. Due persone sono state fermate.

Tra i manifestanti non ci sono solo i lavoratori del settore della ristorazione, ma, come spiegano gli stessi partecipanti, “siamo gestori di palestre, commercianti, artisti, siamo tutti insieme a chiedere di lavorare”. “Siamo gente normale, lavoratori, no alla violenza, la polizia non c’entra”, ha detto uno dei partecipanti al microfono cercando di calmare gli animi.

Anche tanti militanti di CasaPound in piazza Montecitorio.”Siamo qui – spiega Luca Marsella, consigliere municipale di Cpi intervenuto dal palco – per dare sostegno a italiani che non si arrendono e che hanno il coraggio di opporsi ad una gestione criminale dell’emergenza sanitaria del governo, anche rischiando in prima persona. Noi siamo al loro fianco e non solo a parole, ed anche se è politicamente scorretto sostenere chi non ha intenzione di sossostare alle folli imposizioni del governo, crediamo che sia assolutamente necessario ed inevitabile ribellarsi a Dpcm, già dichiarati incostituzionali dai giudici, che calpestano il diritto al lavoro. Quella di oggi è una protesta sacrosanta come lo è la loro rabbia. Non intendiamo vedere il nostro popolo – ha concluso Marsella – morire un Dpcm alla volta”.

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