Crollo viadotto A6, Costa: apriamo cantieri, nessuno al sicuro

"Ci sono 11 miliardi, Parlamento dia via libera agli interventi", dice il ministro. Ieri in Liguria un tratto di viadotto lungo l'A6 è crollato per una frana

“È il momento di aprire i mille cantieri per la messa in sicurezza del territorio, il Parlamento approvi in fretta il piano”. A dirlo è il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, in un’intervista a “Il Messaggero”, in cui torna a evidenziare “l’endemica fragilità dell’Italia: il 79% del territorio è a rischio per il dissesto idrogeologico. Nessuno, purtroppo, può dirsi al sicuro nel nostro Paese, per questo dobbiamo fare presto”.

Le dichiarazioni del ministro arrivano dopo la tragedia sfiorata in Liguria, dove un tratto di viadotto lungo l’A6 è crollato per una frana, senza che fortunatamente ci siano state delle vittime. Anche in Piemonte una voragine si è aperta sull’A21.

 

 

 

 

 

 

Intanto il maltempo flagella l’Italia. Il corpo di una donna travolta dal fiume Bormida è stato recuperato nell’Alessandrino. Il Ticino esonda a Pavia e gli operatori della Protezione Civile e gli addetti del Comune aiutano i residenti della zona a uscire di casa. Intanto fa sempre più paura il maltempo che attraversa l’Italia.

Oggi allerta rossa in Emilia Romagna; arancione in Abruzzo, Calabria, Piemonte, Veneto, Marche, Lombardia e Puglia; gialla in Val d’Aosta, Trentino Alto Adige, Campania, Molise, Basilicata, Umbria, Sicilia e Sardegna

Per il ministro Costa il Parlamento “deve sbrigarsi” ad approvare il disegno di legge ‘Cantiere Ambiente‘, che riduce “ulteriormente i tempi per l’apertura dei cantieri, ci affianchiamo ai comuni con una task force di tecnici, anticipiamo la spesa per la progettazione”. Il piano prevede uno stanziamento totale di 11 miliardi di euro.

Da parte sua Confindustria ricorda che ci sono oltre 60 miliardi di risorse già stanziate ma serve dare il via alle opere. “Con la Germania in difficoltà, l’economia del Nord che rallenta e il Sud in recessione, chiediamo un’operazione anticiclica infrastrutturale che vale oltre 60 miliardi di risorse, tutte già stanziate. Serve avviare le opere, creare occupazione, collegare territori, includere persone. È la grande priorità del Paese da affrontare con un cronoprogramma chiaro e snellendo le procedure. Basta con i tempi biblici per aprire i cantieri”. Così, in un’intervista a Repubblica, il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, secondo il quale con quelle risorse è possibile “risanare il territorio”.

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