Centinaia di persone sono scese ieri pomeriggio in piazza a Roma, a pochi metri dal Colosseo, per manifestare a sostegno del ddl Zan, mentre a Milano almeno in diecimila si sono riversata al presidio all’Arco della Pace promosso da Sentinelli, Arcigay, Coordinamento Arcobaleno e altri.








“Avete affossato il ddl Zan ma non affosserete le nostre voci” uno dei cartelli esposti. A partecipare al sit-in in via San Giovanni in Laterale, la cosiddetta ‘Gay Street’ a due passi dal Colosseo, cittadini e associazioni per protestare dopo la bocciatura di ieri al Senato.
A Milano sono anche state accese migliaia di luci durante il presidio, a cui molti hanno aderito chiedendo che “i senatori si prendano la responsabilità di quanto è successo”. A un certo punto è scattato un sit-in a significare, “non passate sui nostri corpi” al temine della quale è stato improvvisato: We Shall Overcome, canzone principe dei diritti civili.
“La manifestazione – è stato detto – rappresenta la scollatura tra la gente e la politica”. “Vergogna”, è stato scandito più volte verso coloro che “hanno riso di fronte alla negazione dei diritti civili”: “Avete bloccato la legge Non bloccherete la lotta”, è stato detto in un presidio arrabbiato ma allo stesso tempo gioioso. Sul web le parole: ” La discriminazione ce l’avete in testa e siete i primi a somministrarla”, scrive Salvatore. “Non si arretra davanti ai diritti civili – è stato detto più volte – e quello che abbiamo visto in Senato è una vergogna”. Strali, in particolare, contro il senatore legista Pillon ma anche contro Italia Viva. Al presidio delegazione del Pd ma anche di altri partiti politici.