Il dossier è aperto, residenti e commercianti sono divisi e anche se l’assessora al Commercio Monica Lucarelli si è appena insediata, detta già la linea da seguire sull’ampliamento dell’occupazione di suolo pubblico. Fino alla fine di dicembre vale la regola seguita durante la pandemia: più spazio ai tavolini e ai dehors su marciapiedi e strisce blu, poi il governo deciderà se prorogare o meno la misura.
“Non faremo passi indietro, per aiutare lo sviluppo economico della città non si può pensare di tornare alla situazione pre-Covid – spiega a ‘La Repubblica’ Lucarelli – però questo deve avvenire nel rispetto delle indicazioni delle Sovrintendenze, della legalità, dell’abusivismo e contrastando la malamovida che affligge i residenti”.
Le misure prese fino a questo momento a livello nazionale hanno permesso di garantire non solo più spazio ai tavolini di ristoranti e bar, ma anche di ottenerlo gratis. I mancati introiti provenienti dalla tassa sull’occupazione di suolo pubblico però iniziano a pesare sulle casse del Comune. Per questo, una delle ipotesi a cui sta lavorando l’assessorato è di ripristinare la tariffa, ma a un costo calmierato.
I commercianti disponibili anche a rimodulazione spazi, ma chiedono certezze ed entro dicembre
Oltre a far quadrare i conti c’è poi il problema di mettere d’accordo residenti e commercianti: un’ardua impresa che Lucarelli vuole affrontare costruendo un tavolo di confronto con residenti e commercianti. Che però hanno punti di vista spesso diametralmente opposti: Claudio Pica di Fiepet-Confesercenti e Sergio Paolantoni di Fipe-Confcommercio auspicano che il governo decida per la proroga e chiedono al Campidoglio certezze: “Bisogna arrivare preparati a dicembre – commenta a ‘La Repubblica’ Pica – i commercianti non possono fare investimenti in nuove strutture senza sapere se tra un mese e mezzo cambierà tutto. Dall’altra parte i controlli devono sicuramente aumentare perché c’è chi si è allargato troppo”.
Pica sarebbe favorevole anche a una rimodulazione delle percentuali (ad oggi è previsto fino al 50% in più di spazio in centro e il 70% fuori) e a una tariffa calmierata. «Gli spazi esterni sono apprezzati dai cittadini e i dehors sono spesso sinonimo di più sicurezza e nella maggior parte dei casi anche di bellezza – aggiunge Paolantoni che oggi sarà insieme all’assessora Monica Lucarelli all’evento organizzato da Confcommercio proprio sui tavolini – La semplificazione delle pratiche per l’occupazione di suolo pubblico deve continuare anche oltre dicembre e nel rispetto dei diritti dei cittadini è possibile trovare soluzioni condivise».
Le ragioni dei residenti che chiedono più controlli dei vigili
Non la pensano così i membri dell’associazione Vivere Trastevere secondo cui “bisogna mettere fine a questa situazione di illegalità, soprattutto in Centro dove la movida incontrollata toglie il diritto al sonno a persone che lavorano, la quantità di tavolini presenti ovunque senza che vengano fatti controlli impedisce il passaggio delle auto e persino delle ambulanze, per non parlare del pericolo per la salute causato dagli assembramenti”. Più morbida la linea di Roberto Tornassi del comitato Campo Marzio che però chiede al Comune di intensificare i controlli sui tavolini selvaggi da parte dei vigili urbani.