Baschi Blu contro la “dittatura sanitaria”. Nasce l’Esercito popolare italiano per dire basta alle politiche anti-Covid. L’ultima trovata dalla galassia No Vax e No Green Pass sgorga da Torino per iniziativa di una delle figure più popolari del negazionismo locale, Alex P., attivissimo sui social con un canale di “contro-informazione” che reagisce agli stop di Facebook cambiando ripetutamente nome. Il “quartier generale”, come lo ha chiamato, sarà nel capoluogo piemontese, con ramificazioni in tutte le regioni italiane.
Dopo l’annuncio video dei giorni scorsi le adesioni sono già un buon numero: ma per diventare un vero “basco blu” occorre farsi mandare un link di invito per accedere a un canale Telegram dove si viene messi al corrente dei dettagli. A quanto pare l’Esercito sarà “un organismo non bellico” e le truppe non gireranno armate (“non siamo mica matti”) ma la cartolina precetto, sotto forma di appello video, è stata inviata a tutti i poliziotti e militari sospesi dal servizio per renitenza alle norme anti-Covid. “Per adesso – spiega il ‘comandante’ Alex – ci faremo vedere in giro, magari partecipando a delle manifestazioni con il nostro segno distintivo. Quando aumenteremo di numero, prenderemo le decisioni”.
L’uomo, già noto alla questura (tempo fa ha ricevuto una diffida), ha preso l’iniziativa dopo una fragorosa spaccatura del movimento No Green Pass subalpino. Agli internauti ha detto infatti che sotto la Mole, dopo tante settimane, la protesta è arrivata a un punto morto per colpa di chi, in occasione dei cortei, concorda il percorso con la Digos “e magari segnala pure qualche manifestante”.
Quella torinese è una piazza frazionata in varie anime. Uno dei leader, Mario Liccione, ha annunciato proprio oggi con tanto di nota stampa un sit in a Roma sotto Palazzo Chigi il 14 febbraio per chiedere le dimissioni di Draghi. Nei giorni scorsi, intanto, l’amministratore di un canale Telegram zeppo di messaggi antisemiti, teorie complottiste, incitamenti alla violenza e “gravi minacce” al premier italiano, a Joe Biden e a Bill Gates, è stato perquisito da Digos e polizia postale all’aeroporto di Capodichino. Si tratta di un napoletano residente in Germania per ragioni di lavoro che era rientrato in Italia per partecipare alla manifestazione di Roma del 15 gennaio. Al cimitero di Nembro, il paese della provincia di Bergamo tra i più colpiti nella prima fase della pandemia, sono apparsi per la seconda volta in pochi giorni volantini e scritte No Vax. La firma è simile a quella dei Vi-vi, i “guerrieri di lotta non violenta” che hanno già rivendicato decine di azioni analoghe in tutta Italia. (di Mauro Barletta per Ansa)