Dg Policlinico Umberto I, sovraffollato per picco influenza

Difficile garantire livello ottimale pulizia, ma è eccellenza'

“Il Pronto Soccorso vive una condizione di particolare sovraffollamento, come rilevato anche dal Ministro, correlata al picco influenzale, è ovvio che in tale condizione è difficile garantire con continuità il livello ottimale di pulizia dei locali. Diversamente nella restante parte del Pronto Soccorso, che non risente dello stesso grado di affollamento, i locali e gli spazi comuni sono risultati adeguatamente puliti”. Lo afferma, in una nota, il direttore generale del Policlinico Umberto I, Vincenzo Panella dopo l’ispezione del ministro della Salute al pronto soccorso del nosocomio. “Il Policlinico Umberto I non è, e non può essere, – sottolinea – solo un corridoio non pulito in un momento difficile, ma è una struttura di eccellenza nella quale mentre era in corso la visita del Ministro si stavano effettuando ben 122 procedure chirurgiche”.

Il direttore ha ricordato che “solo pochi giorni fa” sono stati eseguiti “due trapianti di polmone in contemporanea e un trapianto di rene, utilizzando organi ricondizionati”.

“Non a caso a sostegno della elevata attività trapiantologica, una delle tante eccellenze dell’Umberto I, questa Direzione – prosegue il direttore generale del Policlinico – grazie alla ripresa delle assunzioni, resa possibile dal risanamento dei conti portato avanti dalla Regione Lazio, ha recentemente potenziato l’organico medico della Chirurgia Toracica, altra struttura di eccellenza che dall’inizio dell’anno ha trattato più di 25 casi di cancro del polmone ed esegue circa 600 interventi chirurgici all’anno (cinque anni orsono erano 300)”. Sulla situazione edilizia “di un ospedale realizzato nel 1893, questa Amministrazione – sottolinea – è riuscita finalmente a concludere, negli ultimi mesi dello scorso anno, il lunghissimo iter procedurale per l’autorizzazione ai lavori di ristrutturazione del Policlinico Umberto I che, per un valore di circa 240 milioni di euro, interessano gran parte degli edifici e consentiranno, dopo oltre cento anni, di allineare le strutture del Policlinico con i più moderni ospedali”.

“Non sfugge che un intervento così ingente, sia sotto il profilo edilizio che finanziario, – aggiunge – necessita di essere accompagnato da approfondite valutazioni e accorte procedure che lo mettano al riparo da intralci di varia natura, come già successo per altri interventi di edilizia pubblica in questa città. Oltretutto la complessità delle procedure del vigente codice degli appalti, del quale tutti stiamo aspettando le annunciate modifiche migliorative, non possono che – conclude – amplificare i tempi di realizzazione dell’intervento”.

 

 

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