Difesa Elder, dubbi su ricostruzione epilogo

Padre Natale, "lui non sapeva del coltello, non si dà pace per quello che è successo"

“Abbiamo assunto la difesa da 12 ore e stiamo cercando di ricostruire tutti i passaggi di una vicenda che presenta ancora aspetti poco chiari. In particolare mi riferisco alla dinamica dei fatti, nella fase finale, quella con la colluttazione che non mi risulta sia quella rappresentata dalle fonti investigative”. Lo afferma Renato Borzone, uno dei difensori di Finnegan Lee Elder, il cittadino americano reo confesso dell’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega.

“Elder è costernato per l’accaduto così come la sua famiglia ha espresso la propria vicinanza a quella del vicebrigadiere Cerciello Rega. Questa difesa ha cominciato a lavorare e chiede rispetto in ordine alla figura di Elder che non ha alcun precedente penale, neppure negli Stati Uniti, e non è affatto un soggetto violento”, conclude il penalista affermando che il padre potrebbe incontrare il figlio in carcere tra domani e venerdì.‬

Mentre il padre di Gabriel Christian Natale-Hjort, uno dei due americani in arresto per l’omicidio del vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega, che ieri ha visitato il figlio in carcere, ha detto che il ragazzo non sapeva che il suo amico avesse con sé un coltello. Fabrizio Natale ha poi ribadito che il ragazzo “non riesce a darsi pace per quello che è successo”. L’uomo ha rilasciato una dichiarazione attraverso un avvocato dopo aver fatto visita al figlio in carcere, un incontro che Natale ha definito “molto duro per entrambi”.

“Siamo molto turbati dalla situazione in cui si trova – aggiunge Natale tramite il legale che difende il figlio non ancora ventenne – ma siamo tutti pienamente convinti della sua innocenza”. L’amico Finnegan Lee Elder ha aggredito il militare in borghese con un coltello militare che aveva portato con sé dagli Stati Uniti. Undici fatali coltellate che lui stesso ha poi confessato di avere inflitto. Il padre di Gabriel Natale ha detto che suo figlio “non avrebbe mai immaginato che ci sarebbe stato un confronto e non sapeva che il suo amico fosse armato”.

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