Senza un’alternativa gli sgomberi hanno provocato un aumento del numero di persone rimaste senza una casa e che vivono in baraccopoli, provocando una vera e propria emergenza sanitaria. A dirlo – secondo quanto scrive oggi il dorso locale di Repubblica – sono Medicina Solidale Onlus e l’associazione 21 Luglio che da anni si occupano di dare sostegno alle famiglie che vivono in strada. Alla loro denuncia, si aggiungono anche gli appelli delle ultime settimane di Caritas e Croce Rossa per l’emergenza freddo che ha fatto numerose vittime tra i clochard della Capitale.
Dopo gli sgomberi degli ultimi mesi sono sbucate baraccopoli di fortuna lungo la Tuscolana, Prenestina, Collatina o nelle zone verdi vicino al Raccordo, al Tevere o all’Aniene. Un fenomeno diffuso in città che riguarderebbe soprattutto la zona est e sud-ovest.
L’associazione 21 Luglio parla di almeno 300 baraccopoli con 1200 persone di cui 700 sono bambini, che vedono violato il loro diritto allo studio, oltre a correre un forte rischio sanitario. Rischio che – per Lucia Ercoli, medico e presidente di Medicina Onlus – è già una realtà per molti minori. “I bambini – ha detto – hanno problemi legati a malnutrizione e ipotermia, malattie respiratorie e della pelle come piaghe da gelone, a alle ossa