Dopo Ultimo, il Circo Massimo è ancora una discarica

Si ripete lo ‘spettacolo’ indecoroso dopo Vasco Rossi. Dopo giorni dal concerto l’immondizia è ancora là

L’immondizia al Circo Massimo dopo i
L’immondizia al Circo Massimo dopo il concerto di Ultimo

C’è poco da fare. Roma riesce a convivere con molta, troppa difficoltà con i concerti. L’area del Circo Massimo a 5 giorni dal concerto di Ultimo, avvenuto domenica scorsa, è una discarica a cielo aperto: sacchi di immondizia dappertutto con uccelli che cercano di aprirli con il becco per mangiare, travi di legno gettate per terra, cavi elettrici. E i turisti che pagano non pochi soldi per venire a Roma guardano perplessi.

Avevamo già documentato la sporcizia lasciata al Circo Massimo dopo il concerto di Vasco Rossi. Ma passato un mese la situazione non è cambiata affatto. Chi deve pulire? L’Ama. È possibile che chi organizza il concerto non sia obbligato a lasciare l’area come l’ha trovata? Eppure, come per Vasco Rossi e i Maneskin, gli spettatori paganti erano stati 70.000, con grande gioia dei commercianti che hanno fatto affari d’oro.

Ok ai concerti, ma con le regole. Anche col concerto di Ultimo abbiamo assistito alla sostanziale paralisi dell’area del Circo Massimo, con via dei Cerchi chiusa alle auto e traffico in tilt nelle vie circostanti. Inoltre, già una settimana prima del concerto un camion stazionava giorno e notte sulla ciclabile di via dei Cerchi, costringendo i ciclisti ad andare sulla corsia delle auto.

Circo Massimo, ciclabile
Circo Massimo, ciclabile occupata, dal profilo Fb di Claudio Zaza

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