“Auspico che i risultati dei vostri lavori contribuiscano all’individuazione di percorsi educativi, terapeutici e riabilitativi, in grado di prevenire e contrastare la piaga della droga”. È quanto si legge nel messaggio inviato dal Santo Padre ai partecipanti al 60esimo congresso internazionale dei tossicologi forensi, che si tiene a Roma da oggi a giovedì prossimo.
Il Pontefice sottolinea la necessità di contrastare “il fenomeno dell’abuso di stupefacenti”, diffusa soprattutto “tra gli adolescenti e i giovani”, ed aggiunge: “Le nostre attuali società sono per diversi aspetti fragili e segnate da una insicurezza di fondo. Si può essere allora trascinati nella ricerca compulsiva di nuove esperienze per la necessità di misurarsi con l’inedito, per il desiderio di esplorare l’ignoto, ma anche per tacitare la paura di sentirsi esclusi e il bisogno di socializzare con i coetanei”.
Papa Francesco non tralascia, poi, di evidenziare il consumo delle sostanze proibite nel mondo dello sport, che “manifesta l’ossessione di ottenere a tutti i costi traguardi importanti e risultati performanti – afferma -. Il fenomeno, ovviamente, è indicatore di qualcosa di più radicato, che implica l’importanza di una riflessione sulla nostra società odierna, pervasa da una cultura dell’efficienza e della produttività, che non ammette esitazioni e fallimenti”.