Ecopass a Roma, slitta il voto in Aula. L’opposizione: scontro nel M5S

Nuova convocazione domani. Confesercenti: imprese penalizzate, vogliamo incontrare Meleo

Tra qualche anno a Roma potrebbe nascere la più grande area a traffico limitato del continente. Ma per dirlo bisognerà aspettare la convocazione di domani dell’Assemblea Capitolina, visto che il voto di oggi sull’Ecopass non c’è stato e dopo tre appelli a vuoto è mancato il numero legale.

Per l’opposizione in Campidoglio è il segnale di attriti nella maggioranza tra consiglieri e giunta. Per Enrico Stefàno, presidente della Commissione Trasporti di Roma Capitale e relatore della delibera, nessun caso politico ma solamente un problema di numeri già noto prima dell’inizio della seduta.

Ma in cosa consiste questo piano per la mobilità che sta sollevando varie critiche e obiezioni?

Il nuovo sistema andrebbe a integrare gli attuali varchi ztl che regolano la movida cittadina, prevedendo un tot di ingressi gratuiti (numero compreso tra i 50 e i 150) oltre i quali si paga una cifra ancora da stabilire. Secondo quanto riferito dall’assessora ai Trasporti Linda Meleo. dovrebbe entrare a regime nel 2020.

Il duplice obiettivo consiste, da un lato, nel ridurre l’ingresso delle auto in centro, e dunque il traffico, dall’altro nel rilanciare il trasporto pubblico visto che “ogni euro guadagnato con il ‘congestion charge’ (l’ecopass ndr) verrà reinvestito in trasporto pubblico” per usare le parole di Stefàno che ha anche respinto al mittente le accuse di voler fare cassa.

Rispetto ad alcune indiscrezioni di stampa, saranno escluse dal pagamento le due ruote, come ribadito anche da Stefàno su Twitter in risposta a un utente:

Capofila del fronte del ‘no’ all’Ecopass c’è il movimento civico Roma Sceglie Roma, che sul proprio sito presenta un contro-manifesto per raccontare le ragioni della propria contrarietà e per invocare una legge speciale su Roma che riconosca alla Capitale uno status speciale sul modello degli enti autonomi.

Ma malumori si registrano anche tra le categorie di imprese che operano nella Capitale. “Misure come la congestion charge rischiano di mettere in ginocchio le imprese, perchè Roma non è una città in cui ci si sposta facilmente con i mezzi pubblici. Le attività dentro l’anello ferroviario ne risentirebbero molto – spiega Valter Giammaria di Confesercenti Roma – abbiamo già chiesto un incontro all’assessore Meleo per discutere sia di questo tema, sia del progetto prolungare dell’orario della ztl”.

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