“Di giornali che stanno affrontando delle difficoltà ce ne sono tanti, però le fasi di difficoltà vanno affrontate sedendosi e discutendo di quelli che sono i problemi e le soluzioni, non annunciando misure drastiche. La situazione de L’Unità è solo un tassello di questa manifestazione perché il presidio di oggi serve per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica ma anche il governo a mantenere i propri impegni in materia di lotta al precariato giornalistico sui quali non abbiamo visto nessun segnale nei decreti attuativi sulla legge dell’editoria che sono stati approvati. Abbiamo chiesto di prendere provvedimenti per contrastare il fenomeno delle querele temerarie ma non è arrivato nulla. Oggi siamo qui per sottoporre al governo vicende gravi come quella de L’Unità, ma non è la sola realtà”. Lo ha dichiarato Raffaele Lorusso segretario generale Fsni a margine della protesta dei giornalisti a Piazza Montecitorio.
“Un clima di minacce fisiche e legali attraverso querele temerarie che colpiscono editori e freelance e il precariato che si accompagna a queste minacce che impediscono di svolgere il nostro lavoro. Chiediamo l’intervento del governo perché nelle persona del ministro della giustizia Orlando si era impegnato a portare avanti una legge nei tempi più stretti possibili, entro questa legislatura contro le querele e le liti temerarie. Lo chiediamo soprattutto al Parlamento. Inoltre visto che è in discussione la riforma dell’editoria, prendere in considerazione la necessità di stabilire un equo compenso e un limite al precariato giornalistico che è una categoria di interesse pubblico, una categoria che dovrebbe essere tutelata”. Lo ha dichiarato Elisa Marincola portavoce nazionale di Articolo 21 a margine della protesta dei giornalisti a piazza Montecitorio.


