Almeno per ora il bel tempo è tornato al Nazzareno, sede del Pd. “Non mi permetto di dire nulla al M5s, ma c’e’ un travaglio che e’ sotto gli occhi di tutti”. Cosi’ il segretario del Pd Nicola Zingaretti che ha commentato i dati delle elezioni in Emilia Romagna, invitando il M5s a riflettere.
“Si sta tornando ad un sistema bipolare. Come accaduto in Calabria e in Emilia Romagna si sceglie trai due principali contendenti: lo dico – ha messo in chiaro Zingaretti – da alleato e non da avversario”. Ed ancora, “Per la Calabria “c’e’ un po’ di rammarico perche’ se il fronte del centrosinistra fosse stato unito il risultato sarebbe stato migliore. Il Pd e’ di gran lunga il primo partito della Calabria. Grazie a chi ha combattuto”, ha sottolineato il segretario Pd.
Dunque, quando mancano pochi seggi per completare lo scrutinio delle elezioni di ieri, il candidato di centrosinistra, Stefano Bonaccini, si conferma presidente con il 51,4% dei voti. La leghista Borgonzoni, staccata di quasi 8 punti, si ferma al 43,7%. In Calabria successo dell’azzurra Jole Santelli, con il 56%, contro il 30,1% del candidato di centrosinistra Callipo. Pd primo partito sia in Emilia Romagna che in Calabria, seppur in calo rispetto alle regionali di cinque anni fa. La Lega prende il 31,9% in Emilia e il 12,3% in Calabria. Male M5s: in Emilia Benini non va oltre il 3,5%, in Calabria Francesco Aiello si ferma al 7,4%. Balzo di Fratelli d’Italia: 8,6% in Emilia, 11,1% in Calabria. Boom dell’affluenza al voto in Emilia: si sfiora il 68%.