Elezioni regionali/ Nel Lazio i cattolici in ordine sparso?

Analisi dei programmi di Rocca, D’Amato, Bianchi. Soprattutto il centrodestra e il centrosinistra possono contare sull’appoggio di parti della Chiesa

Come voteranno i cattolici alle elezioni regionali del Lazio di febbraio? E’ un vero rebus, perché dalla diocesi di certo non arriveranno indicazioni. E allora bisogna capire come i candidati alla Regione cercheranno di posizionare candidati che si rifanno al mondo cattolico. Chiunque vinca dovrà necessariamente stabilire un rapporto di collaborazione col Comune di Roma e col Vaticano, considerato che il Giubileo del 2025 è alle porte.

Francesco Rocca con un passato in Caritas, ma basterà?

Partiamo da colui che alle elezioni regionale del Lazio è favorito dai sondaggi: Francesco Rocca, sostenuto da tutto il centro destra. Il fatto di aver fatto volontariato nella Caritas di Roma gioca a suo favore, come essere appoggiato dal coordinatore di Forza Italia, il ministro Antonio Tajani, che può vantare buone entrature nel mondo della Chiesa di Roma. Il suo essere stato presidente della Croce Rossa lo ha portato in tante occasioni a collaborare con gli organismi caritativi cattolici. Berlusconi su lui ha detto: Nel “Lazio siamo chiamati ad un compito importante. Si tratta di far ripartire una Regione che è fra le prime d’Italia ed è conosciuta in tutto il mondo, non soltanto perché ospita il vertice della Chiesa Cattolica, ma per il suo ineguagliabile patrimonio artistico e per la sua avanzata attività nella ricerca scientifica”. C’è un però. A molti enti caritativi della Chiesa non è piaciuto il modo con cui il centro destra sta tentando di riformare il reddito di cittadinanza. C’è il pericolo che in troppi ne rimangano esclusi, e il rischio è che in troppi precipitino nella povertà più assoluta, considerato che a Roma quasi il 10% dei cittadini non riesce a pagare le bollette.

Alessio D’Amato conta sull’appoggio di Sant’Egidio

Alessio D’Amato, appoggiato da una serie di liste del centro sinistra, parte svantaggiato, almeno nei sondaggi, rispetto a Rocca. La sua storia non lo lega ad ambienti cattolici, ma il Vicariato ha apprezzato la sua collaborazione durante la pandemia con le tante istituzioni sanitarie di matrice cattolica. Tra i partiti che alle regionali del Lazio a febbraio lo appoggeranno c’è anche Demos, organismo che fa riferimento a Sant’Egidio, e che nel Lazio il deputato Paolo Ciani godere di un buon consenso. La Comunità di Sant’Egidio ha il suo quartier generale nel Lazio, e alle scorse regionali la lista di riferimento, Centro Solidale, prese quasi il 2%, risultato confermato alle politiche di settembre. Questo gruzzolo di voti è importante per D’Amato, ma difficilmente potrà fare la differenza. Bisognerà più capire quanto riuscirà a incidere Bruno Astorre, storico riferimento dei Popolari, nel Lazio.

Donatella Bianchi punta sul Reddito di Cittadinanza, che piace alla Chiesa

Donatella Bianchi, candidata dei M5s, non ha mai avuto rapporti particolarmente stretti con le gerarchie cattolici. Semmai c’è una comunanza su alcuni ideali come la difesa del Creato. Certo, nel corso degli ultimi tre anni, c’è stato un sempre maggior dialogo tra esponenti pentastellati e la Caritas sulla necessità di rafforzare gli strumenti per contrastare la povertá.

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