Emanuela Orlandi, i familiari appesi a un filo

Il fratello Pietro: Santa Sede e Procura chiariscano sul ritrovamento delle ossa

Pietro Orlandi
Pietro Orlandi

E’ da almeno un anno che varie fonti dicevano di cercare Emanuela Orlandi all’interno del Vaticano. Il corpo, visto che lo stesso Papa Francesco ha ammesso che la ragazza rapita nell’83 “è in cielo”. 

E’ pure vero che in questi anni i depistaggi sono stati molti soprattutto negli ultimi dieci anni. E da Oltretevere, dalle istituzioni, non sono grandi indicazioni. 

Il fatto che il ritrovamento delle ossa in Nunziatura sia stato collegato a Emanuela “mi ha colpito molto: c’e’ sempre la questione legata al Vaticano che non si e’ mai spenta. Non e’ normale che si trovino delle ossa umane in una Nunziatura Apostolica”, ha detto Pietro Orlandi , fratello di Emanuela, alla ‘Vita in diretta’su Rai 1. 

“La speranza e’ sempre quella di arrivare alla verita’ e di dare giustizia a Emanuela. Io l’ho sempre cercata da viva ma se la verita’ e’ questa che esca fuori quanto prima ed escano fuori i responsabili e perche’ Emanuela stava li’, in quel posto”, ha detto Pietro. E ha concluso: “In fondo al cuore io Emanuela la penso sempre viva”.

La famiglia chiede anche di capire come e perché il ritrovamento delle ossa sia stato ricollegato alla giovane scomparsa nell’83 e a Mirella Gregori. Questa ipotesi è emersa dalla Procura di Roma o dalla Santa Sede?

© StudioColosseo s.r.l. - studiocolosseo@pec.it
Il Sito è iscritto nel Registro della Stampa del Tribunale di Roma n.10/2014 del 13/02/2014