Emergenza coronavirus, anche a Roma vietati gli assembramenti

Estese a tutta Italia le misure adottate in Lombardia: anche nella Capitale locali chiusi alle 18 e spostamenti solo per necessità. La sindaca Raggi valuta di anticipare di qualche ora il divieto di vendita degli alcolici

La fila in un supermercato a Roma per mantenere al distanza di un metro tra le persone photo credit: @benq_antonio

A partire da oggi  fino al 3 aprile “è vietata ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico”. Così stabilisce il nuovo decreto del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che estende a tutta l’Italia le misure già adottate per la Lombardia e per 14 province di Veneto, Emilia-Romagna e Piemonte per contenere i casi di contagio da Covid-19.

Anche a Roma, come per tutti i cittadini italiani, ci sarà una limitazione degli spostamenti. Restano consentiti, oltre a quelli legati a motivi di salute, solo gli quelli per lavoro e quelli per andare a fare la spesa. E il Campidoglio valuta ulteriori misure anti-movida. Tra le ipotesi, un’ordinanza per anticipare di qualche ora il divieto di vendita di alcool nei locali pubblici.

Ieri notte, intanto, dopo l’annuncio del premier alcuni supermercati della Capitale sono stati presi d’assalto, nonostante non esista alcun divieto di uscire per fare la spesa né alcuna ipotesi di chiusura degli grossi centri commerciali (a parte il sabato e la domenica).

Tra le principali modifiche rispetto al Dpcm precedente, ci sono le norme sulle gare sportive. “Sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati – spiega il decreto -. Gli impianti sportivi sono utilizzabili, a porte chiuse, soltanto per le sedute di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale dal Coni, in vista della loro partecipazione ai Giochi olimpici o a manifestazioni nazionali e internazionali”, prosegue il documento.

Intanto secondo l’ultimo bollettino dell’assessorato alla Sanità della Regione Lazio i casi risultati positivi al Covid-19 fino a ieri erano 97, oltre le 3 persone guarite (la coppia cinese e il ricercatore italiano già dimesso). Di questi sono ricoverate 63 persone, di cui 8 in terapia intensiva e 31 sono in isolamento domiciliare.

 

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