Emergenza rifiuti, raccolta straordinaria ma sistema al collasso

Roghi in varie parte della città. All’assessorato dicono che la situazione dovrebbe tornare normale entro il 31. Troppi rifiuti indifferenziati

Emergenza rifiuti a Roma
Emergenza rifiuti a Roma

Già dalle prossime ore inizierà una raccolta straordinaria di rifiuti per la città. Lo ha ordinato l’assessore all’ambiente Pinuccia Montanari, considerata l’emergenza che si è venuta a creare nelle ultime ore.

Cassonetti strapieni, gabbiani che banchettano per strada, cestini stracolmi, buste per terra. Un panorama desolante per Roma, un panorama annunciato visto che l’incendio del Tmb Salario ha mandato ancora più in tilt il sistema, quotidianamente in affanno.

Roghi sono stati segnalati in varie parti della città, e non sono pochi i cittadini che hanno deciso di rimandare la consegna della spazzatura (carta e plastica), perché impossibilitati a ‘raggiungere’ i cassonetti considerato che sono  circondati dai sacchetti. 

“Tra oggi e il 31 la situazione tornerà normale”, dicono nostre fonti dell’Ama, ma ad oggi sembra davvero difficile che non si registrino disservizi nei prossimi giorni. Anche perché dopo Capodanno bisognerà provvedere a quanto rimarrà in strada dai bagordi del veglione.

In merito ai roghi di cassonetti, il presidente della Commissione ambiente Daniele Diaco afferma che “si tratta di atti criminali commessi proprio mentre si sta svolgendo un enorme lavoro per garantire una città pulita e decorosa a fronte dell’incremento della produzione di rifiuti dovuta al periodo delle festività e al dimezzamento della capacità di trattamento degli impianti pubblici dopo il grave incendio che ha colpito il TMB Salario”.

Tra ieri e l’altro ieri, dice Diaco “le fiamme hanno distrutto cassonetti a Prati, al Prenestino e nelle zone di Capannelle e Palmiro Togliatti”. Ma su come risolvere l’emergenza rifiuti da Diaco non sono emerse grosse indicazioni”.

“Basta fake news! Sui rifiuti la posizione fronte del Pd e’ chiara basta guardare il video pubblicato all’indomani del rogo Tmb Salario. Non serve essere un genio per capire che senza impianti tutta la citta’ diventa una discarica”, afferma, in una nota, il segretario romano del Pd Andrea Casu.

La città sembra proprio avere la lingua di fuori.  Nel 2017 a Roma si sono prodotte circa 2,3 milioni di tonnellate di rifiuti, quasi 534 kg pro-capite (media nazionale circa 489 kg pro-capite), afferma un’indagine di FISE Assoambiente, l’Associazione che rappresenta le imprese che svolgono attività di igiene urbana.

Delle 2,3 milioni di tonnellate, 1 milione sono state raccolte in modo differenziato (45%): la frazione organica, la voce principale, rappresenta circa il 38% (circa 400mila ton), segue carta/cartone con 290mila ton (28%), il vetro con circa 150mila ton (15%) e infine altri rifiuti (imballaggi, legno, costruzione e demolizione, ingombranti). Oggi la frazione organica viene quasi tutta portata fuori dalla Capitale, dove i sei impianti di compostaggio presenti nel 2017 hanno gestito solo 33mila tonnellate.

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