Esplosione alla raffineria Eni di Calenzano: 2 morti

Nove feriti e tre dispersi. Fiamme domate, si valutano potenziali ricadute degli inquinanti

E’ di 2 morti, 9 feriti e 3 dispersi il bilancio aggiornamento dell’esplosione della raffineria Eni a Calenzano (Firenze). Nel frattempo i Vigili del fuoco hanno domato le fiamme. I tecnici della Agenzia regionale per la protezione ambientale (Arpat) sono sul posto per valutare le potenziali ricadute degli inquinanti, corsi d’acqua inclusi.

«Eni desidera esprimere la propria forte vicinanza alle famiglie delle persone decedute e alle persone rimaste coinvolte nell’incidente» di questa mattina presso il sito di Calenzano (Firenze) e «rimanda a quanto comunicato dalla Prefettura circa l’impatto dell’incidente sulle persone». Lo comunica il gruppo in una nota, nella quale in merito a quanto accaduto indica che «sta pienamente collaborando con l’autorità giudiziaria per l’accertamento delle dinamiche e delle cause dell’esplosione di una delle autobotti presso la pensilina di carico» e «conferma che l’incendio è stato completamente domato questa mattina in modo tempestivo dai Vigili del Fuoco».

Lo stabilimento di Calenzano svolge attività di ricezione ricezione, deposito (stoccaggio) e spedizione di benzina, gasolio e petrolio (kerosene). Tali prodotti arrivano nel deposito di Calenzano tramite due oleodotti collegati con la raffineria Eni di Livorno, per venire quindi stoccati in serbatoi atmosferici cilindrici (a tetto fisso o galleggiante) in attesa dell’invio alle pensiline di carico delle autobotti. E’ quanto emerge dalle informazioni sul sito Eni di Calenzano tratte dalla scheda dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra). La gestione delle operazioni di riempimento dei serbatoi e di carico delle autobotti – è riportato dalla descrizione sintetico dell’Ispra – viene effettuata tramite una sala controllo. Nello stabilimento, che occupa una superficie di 170.300 metri quadrati sono dislocate le seguenti principali aree di lavoro: parchi serbatoi; pensiline di carico autobotti (ATB); sale pompe; impianto antincendio; terminale di arrivo dell’oleodotto; impianti di misurazione fiscale; impianti di recupero vapori dalle pensiline di carico ATB; impianto di trattamento acque; cabine elettriche, impianti elettrici e strumentazioni varie.

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