Dalla Questura di Roma assicurano che è stato tutto pianificato e che incidenti non ci saranno. Domani alle 8 infatti è previsto lo sgombero della ex fabbrica di penicillina sulla Tiburtina. Davanti all’ex fabbrica farmaceutica sono comparsi i cartelli che indicano il divieto di sosta e di fermata dal 10 dicembre ed è già cominciata la bonifica dell’area antistante.
Lo stabilimento da una decina di anni a questa parte è stato abbandonato ed è ormai dimora stabile di circa 600 senzacasa, in primo luogo immigrati.
Quanto al destino dell’edificio abbandonato, un tempo una fabbrica di penicillina ad alta tecnologia, ora uno scheletro immenso invaso da rifiuti e amianto, sarà cura della proprietà farsene carico. L’edificio potrebbe essere recintato o abbattuto ma se la proprietà non prendesse provvedimenti, in base a quanto prevede l’ordinanza comunale, sarà il Campidoglio a farsi carico di recintare la parte che dà su via Tiburtina.
Finora sono poco più di 30 le persone che hanno accettato le soluzioni alternative proposte dal Campidoglio. “Medici per i diritti umani”, l’organizzazione che ha seguito a lungo la vicenda, interviene per sottolineare come “con tutta probabilita’ si ripetera’ lo scenario gia’ visto in occasione di altre operazioni nello stesso quadrante della citta’ (Via Costi lo scorso settembre, Via di Vannina a marzo di quest’anno): sgomberi senza adeguate soluzioni alternative per i soggetti piu’ vulnerabili, i quali saranno costretti a cercare rifugio in insediamenti ancora piu’ precari con conseguente aumento della marginalita’ e del disagio sociale complessivo”.